Cronaca

Allarme meningite a Milano, vaccini gratis per i compagni delle studentesse morte in Statale

L'annuncio dell'Ats: "Si è deciso di vaccinare 140 persone". Intanto continuano le analisi

Le due studentesse morte

Vaccini gratis contro la paura meningite a Milano. L’Ats - ex Asl - della città metropolitana ha infatti deciso di vaccinare entro Natale le circa centoquaranta persone che sono state più vicine ad Alessandra e Flavia, le due studentesse dell’università Statale morte nel giro di quattro mesi per meningite

Alessandra Covezzi, ventiquattro anni - a Milano per un master in Industrial Chemistry - se n’era andata a luglio, stroncata dalla malattia. Il 29 novembre mattina la stessa sorte è poi toccata a Flavia Roncalli, coetanea e compagna di studi in Statale. Inizialmente, la tragedia era stata imputata a un malore, poi - invece - era arrivata la conferma del Niguarda sul contagio

Da qui la decisione dell’Ats, annunciata dal responsabile dell’Igiene Pubblica, Giorgio Ciconali. "La prima seduta di vaccinazione è prevista per il 9 dicembre -  ha spiegato -. Con ogni probabilità il meningococco per il quale sono in corso analisi genetiche è di tipo C, anche se ci vorranno giorni per la conclusione della tipizzazione. Si è quindi deciso di vaccinare circa centoquaranta persone, appartenenti al nucleo interessato. La vaccinazione si completerà in due o tre sedute, sicuramente entro Natale".

Non è ancora chiaro, infatti, se il ceppo del virus responsabile delle due morti sia lo stesso - sono in corso le analisi per chiarirlo -, ma l’Ats ha deciso di muoversi in maniera preventiva.  

“Il pensiero per questi ragazzi - ha chiarito Ciconali - è dargli una maggior protezione avendo avuto due casi nello stesso luogo e nella stessa comunità di persone. Per loro, in attesa degli sviluppi degli esami batteriologici, si è pensato a una vaccinazione gratuita e sollecita”.

"La vaccinazione - ha tenuto a precisare il medico, cercando di non far preoccupare studenti e famiglie - procederà senza alcuna fretta considerato che la profilassi antibiotica sui contatti a rischio è già stata avviata immediatamente"

“È scontato - ha commentato il responsabile dell’Ats - che ci sia un portatore della malattia. Tutti i casi derivano dal fatto che l’essere umano è portatore, la fonte del contagio è sempre un altro essere uman. È curioso - ha ammesso - che ci siano stati due casi nello stesso luogo, potrebbero essere due portatori diversi e lo sapremo confrontando i due batteri. Se fossero identici - ha concluso Ciconali - è probabile che ci sia un solo portatore, ma prima di arrivare a questa conclusione ci vuole tempo per gli esami”. 

QUAL È IL RISCHIO DI CONTAGIO? 

"La dose di antibiotico che stiamo somministrando con la profilassi è sufficiente per chiudere il discorso e bonificare la gola dall'eventuale presenza del batterio" aveva spiegato proprio Ciconali subito dopo la morte della seconda studentessa

Per essere esposti al contagio, aveva chiarito il dottor Ciconali, bisogna avere avuto dei contatti "prolungati e stretti" con chi si è ammalato: "Non basta aver frequentato la stessa stanza dove ha soggiornato ma bisogna averci parlato viso a viso o quasi", aveva detto al termine di un'assemblea pubblica tenuta in Statale proprio per spiegare il reale rischio di contagio.


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