Cronaca

"La Statale censura un convegno contro l'Isis": è polemica

Botta e risposta tra l'ateneo di via Festa del Perdono e un gruppo auto-organizzato di studenti

Davide Grasso

La Statale di Milano "censura" la guerra contro l'Isis? Scoppia il caso nell'ateneo di via Festa del Perdono. La denuncia arriva da un gruppo auto-organizzato di studenti (che si firma semplicemente "Assemblea della Statale"), che si è visto negare un'aula per un incontro pubblico sulla situazione siriana (previsto per il 13 febbraio alle 17) a cui avrebbe partecipato anche Davide Grasso, attivista No-Tav e per diversi mesi combattente a fianco del gruppo Ypg (Unità di Protezione Popolare), la milizia curdo-siriana affiliata alle Forze Siriane Democratiche, la coalizione dei ribelli moderati contro Assad. L'Ypg è stata tra l'altro protagonista della battaglia per la difesa di Kobane.

Gli studenti accusano la Statale di avere addotto «motivazioni di oppurtunità legate ad un 'elevato rischio per la comunità accademica'». Non solo ma, scrivono in una nota, «durante un incontro in Rettorato, ci è stato detto esplicitamente che l'ateneo non può prendere direttamente posizione contro l'Isis». Ma ammettono che l'ateneo ha anche replicato che le aule possono essere chieste da gruppi "riconosciuti" ufficialmente. 

E non è tutto: le autorità accademiche, sempre secondo il gruppo "Assemblea della Statale", avrebbero anche agito «previo contatto e direttive impartite dalla questura»: per gli studenti è «grave che la Statale decida di sacrificare la sua autonomia decisionale alle direttive di un'entità che non potrebbe essere più estranea all'ambito accademico».

La Statale, però, respinge le accuse più pesanti. L'ateneo nega in particolare che vi sia una sorta di "censura" sui temi trattati: «In Statale si tengono moltissimi incontri ideati e svolti in totale autonomia dagli studenti, anche sui temi di più drammatica attualità: l’incontro su 'Turchia tra dittatura e resistenza' programmato per oggi pomeriggio (9 febbraio, n.d.r.) è solo l'ultimo esempio di questo genere di iniziative».

Da via Festa del Perdono confermano, però, le ragioni di sicurezza e quelle meramente burocratiche. In particolare, gli studenti avrebbero «disatteso in più parti» la procedura per chiedere l'aula; procedura necessaria anche per garantire la «sicurezza dei partecipanti».

Gli studenti non ci stanno: secondo loro, in tal modo «si declassa un momento di dialogo e di libera opinione ad una questione di ordine pubblico». E anche Davide Grasso interviene, ricordando di avere già partecipato ad altri incontri in università italiane, ad esempio a Torino a novembre 2016, e concludendo: «Secondo la Statale, avendo combattuto contro l'Isis sarei un 'pericolo per la comunità universitaria': inaudito». 

Il gruppo auto-organizzato ha deciso di tenere comunque l'incontro, e Davide Grasso ci sarà.


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