Cronaca

23 anni, spagnolo, dj: chi è l'aggressore seriale che ha spaventato Milano

Tredici gli episodi accertati: chiedeva informazioni stradali in inglese e poi sferrava un pugno alla vittima. La polizia lo ha arrestato il 27 luglio presso il suo ostello

Il 23enne (foto dal profilo Fb)

23 anni, nato a Barcellona ma residente a San Sebastian nei Paesi Baschi, faccia da bravo ragazzo, passione smisurata per il djing e la produzione di musica elettronica, conosce bene tre lingue (spagnolo, inglese e italiano), personalità solare e socievole. E' il ritratto di Nicolas Aitor Lecumberri Orlando, arrestato nella serata del 27 luglio con l'accusa di avere aggredito almeno tredici persone a Milano in meno di un mese. 

Il giovane stava iniziando a creare ormai un certo allarme a Milano. Andava in giro, sceglieva uomini di solito abbastanza giovani (ma non necessariamente coetanei), chiedeva loro informazioni stradali in lingua inglese, poi accampava che non gli erano state date in modo corretto e - dal battibecco - improvvisamente sferrava un pugno per poi scappare.

Come è stato arrestato e tutti gli episodi accertati

Evidente la serialità degli episodi, tredici quelli accertati tra polizia e carabinieri, visto che seguivano tutti più o meno lo stesso copione. Evidente anche la potenziale pericolosità: se finora le vittime al massimo avevano dovuto ricorrere a cure mediche per ferite o contusioni di lieve entità, nulla vieta che potesse esserci una "escalation".

Comprensibile quindi il sospiro di sollievo alla notizia che, nella serata del 27 luglio, il 23enne è stato arrestato. La polizia era ormai sulle sue tracce, aveva capito chi era: una pattuglia della PolBike, girando per il centro, si era imbattuto nel giovane (corrispondente alla descrizione diramata a tutte le forze in servizio a Milano) e lo aveva anche identificato, il 26 luglio, dopo la penultima aggressione, ma ovviamente in quel frangente non aveva elementi per arrestarlo. 

Lo spagnolo aveva spiegato agli agenti della PolBike di essere a Milano per turismo e di alloggiare in un ostello nel quartiere di Lambrate. In realtà aveva lasciato quell'alloggio il 20 luglio: un dettaglio che ha insospettito gli investigatori, che ci hanno messo poco per capire dove effettivamente dormisse in questi giorni. Così, la mattina del 27 luglio, si sono recati presso il New Generation Hostel Navigli di via Burigozzo (zona Ticinese) e hanno aspettato che si facesse vivo.

Frattanto il giovane colpiva di nuovo: in corso Lodi, dopo l'una del pomeriggio, ha avvicinato due uomini e ha chiesto loro - in inglese, come sempre - dove si trovasse la fermata Brenta della metropolitana. Ricevuta l'indicazione, ha replicato che i due lo stessero prendendo in giro e ha colpito uno dei due con un pugno. Una volante della polizia, arrivata quasi immediatamente sul posto, ha intravisto l'aggressore mentre fuggiva. L'arresto presso l'ostello, alcune ore più tardi, mentre lo spagnolo tornava per dormire: in flagranza di reato grazie al referto medico dell'ultima vittima (dieci giorni di prognosi). Risponde di lesioni personali aggravate dai motivi abbietti e futili e dalla premeditazione.

Con gli agenti, il 23enne non ha proferito parola. Non ha, quindi, ammesso la sua responsabilità, che comunque appare certa visto che sei vittime lo hanno già identificato e, per le altre, è solo questione di tempo: dato il periodo estivo, nel frattempo sono partite per le vacanze. Che però conosca bene la lingua italiana è stato appurato analizzando il suo smartphone: diversi i contatti di italiani. La polizia li ha sentiti e questi, tra cui vi sono gestori di locali nella zona di corso Como, hanno confermato di conoscerlo come un ragazzo non particolarmente estroverso ma comunque abbastanza socievole, che si era presentato come dj e aveva anche lavorato, per una serata, al famoso Loolapaloosa, riscuotendo anche apprezzamento tra i clienti.

Il precedente e l'arrivo a Milano

"Nico Orlando", questo il suo nome d'arte come dj e producer, con diverse attività musicali alle spalle e studi sempre in campo musicale a Los Angeles, inizia a colpire a Milano il 6 luglio. Ma non è escluso qualche altro episodio precedente. Di sicuro è in Italia dall'inizio di luglio. Attraverso l'Interpol, i poliziotti spagnoli hanno informato i colleghi italiani di un precedente che risale al 6 giugno a San Sebastian, la città basca in cui il 23enne risiede: si era beccato una denuncia per un'aggressione molto simile.

Gli investigatori devono quindi ora "chiudere il cerchio" e capire che cosa abbia fatto Nico dall'inizio di giugno all'inizio di luglio, quando esattamente sia arrivato a Milano, se si sia reso protagonista di altri episodi oltre ai tredici già accertati. Nel frattempo il pm di Milano Cristian Barilli ha disposto, per lui, la custodia cautelare a San Vittore. 

Tutti gli episodi accertati: C (carabinieri) o nessuna indicazione (polizia)

6 luglio, ore 22.30, piazza della Repubblica. (C)
9 luglio, ore 16.30, via Prina.
10 luglio, ore 21.40, via San Gregorio angolo via Tenca.
11 luglio, ore 15.30, via Oldofredi angolo viale Nazario Sauro.
16 luglio, ore 17.40, piazza Argentina. (C)
18 luglio, ore 8.35, piazzale Lodi.
22 luglio, ore 13.55, via Sardegna.
22 luglio, ore 20.08, via Monte San Genesio angolo via Imbonati. (C)
23 luglio, ore 18, via Don Giovanni Verità.
23 luglio, ore 22, corso Lodi.
25 luglio, ore 12, viale Lombardia angolo via Porpora.
26 luglio, ore 17.15, largo Cairoli.
27 luglio, ore 13.15, corso Lodi angolo via Tagliamento.


Si parla di