Incidenti stradali

Rinviato a giudizio il conducente del tram che uccise ciclista 12enne

Giacomo Scalmani, stava rincasando in bici. A causa di una portiera aperta all'improvviso, è stato costretto a uno scarto e il tram non è riuscito ad evitare l'impatto

Il pubblico ministero di Milano Cristiana Roveda ha chiesto il rinvio a giudizio per omicidio colposo di otto persone in relazione a quanto avvenuto il 5 novembre del 2011, quando in via Solari a Milano, un ragazzino di 12 anni, Giacomo Scalmani, mentre stava rincasando in bici, è finito sotto un tram ed è morto. L'udienza preliminare davanti al gup Cristina Di Censo è stata fissata il prossimo venti novembre.

La richiesta di rinvio a giudizio riguarda il conducente del tram linea 14, che stava percorrendo via Solari quella sera, la giovane che ha aperto la portiera dell'auto mentre passava il ragazzino e il conducente che era con lei sull'utilitaria, parcheggiata dove non si doveva.
L'ipotesi riguarda poi, a diverso titolo, alcuni responsabili della sicurezza di un cantiere stradale in Piazzale Rosario. All'interno del cantiere, stando alle indagini, era stato abbattutto per i lavori un cartello di divieto di sosta e fermata senza che ne venisse messo uno sostitutivo.
Sono indagati dunque due funzionari del Comune, che era ente appaltante (a cui non è contestata alcuna responsabilità), un responsabile dell'azienda appaltatrice dei lavori e due della subappaltatrice. Ciascuno degli indagati risponde per la propria 'fetta' di responsabilità.
 

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