Prima l'incidente in scooter sul pavé dissestato e tra le vecchie rotaie del tram, poi la corsa al pronto soccorso e infine, un mese e mezzo dopo, la multa: cinquantuno euro e sessantaquattro centesimi per aver violato il secondo comma dell’articolo 141 del codice della strada. Tradotto? Ha infranto la legge perché è caduto sulla strada. È la storia di Zeno Stefano Baggio, 66 anni, docente in pensione, riportata da Luca Salvi sul Corriere della Sera.

Tutto è iniziato il 20 settembre quando Baggio, in sella al suo scooter, stava transitando in largo Quinto Alpini, angolo via Ariosto: una strada dove le rotaie in disuso si intrecciano su blocchi di pavé dissestati. "Provenivo dall’Arco della Pace — ha raccontato al Corsera — e, dopo l’incrocio con via Vincenzo Monti, ho notato una macchina sulla destra, parcheggiata male e molto vicina alle rotaie del tram. Per evitare inconvenienti, mi sono spostato al centro della corsia ma nel fare la manovra sono caduto. Non andavo veloce, sarò stato sotto i trenta all’ora".

Dopo essere rovinato a terra è stato accompagnato al pronto soccorso del Niguarda dove i medici gli hanno diagnosticato una frattura scomposta alla testa dell'omero. E proprio in ospedale i vigili hanno raccolto la sua testimonianza. La beffa è arrivata il 6 dicembre con una raccomandata: una multa.

Baggio, secondo i ghisa, avrebbe violato il secondo comma dell’articolo 141 del codice della strada: Chi guida "deve sempre conservare il controllo del veicolo ed essere in grado di compiere tutte le manovre necessarie in condizioni di sicurezza dinanzi a qualsiasi ostacolo prevedibile"

La multa verrà saldata, ma Baggio ha affermato che farà ricorso: "presenterò ricorso al prefetto. La mia sensazione è che sia stata una manovra cautelativa del Comune per evitare che facessi causa per la condizione della strada".