Expo 2015

Metro 5 (linea lilla), i lavori infiniti. I sindacati: "132 posti a rischio"

Sindacati sul piede di guerra per il possibile licenziamento di 132 lavoratori impiegati sulla M5: "Perchè il Comune non interviene? Perchè non c'è continuità tra chi impiegato nella prima e seconda tratta?"

Centotrentadue lavoratori a rischio nei lavori (a rilento) che stanno realizzando un'opera strategica per l'Expo 2015, la "linea lilla", o M5.

L'OPERA - Lo denunciano i sindacati confederati confederali Feneal-Uil, Filca-Cisl e Fillea-Cgil. La vicenda riguarda un’importante opera pubblica da realizzare in vista di Expo 2015. La Linea 5 della metropolitana milanese, infatti, è una delle opere strategiche inserite nel dossier di candidatura per l’Expo 2015. Il Comune ha affidato a Metro5 Spa la concessione per la progettazione, costruzione e gestione in project financing della prima tratta (da Garibaldi a Bignami) dell’opera; Metro5 Spa è un’ATI (Associazione Temporanea d’Imprese) costituita da Astaldi, Ansaldo STS, Torno, Ansaldo Breda, Alstom e ATM.

FALLISCE LA TORNO - Metro5 Spa ha poi assegnato la realizzazione di questa prima tratta ad un’altra ATI costituita da Astaldi (60%) e Torno (40%), denominata Garbi Scrl. La Garbi Scrl, nell’ottobre 2010, ha chiesto ai sindacati di categoria dell’edilizia (Feneal-Uil, Filca-Cisl, Fillea Cgil) di ricorrere alla cassa integrazione ordinaria per circa un terzo dei suoi dipendenti a causa dei ritardi nel completamento della tratta. Nel novembre 2010 la Torno (socio di minoranza dell’ATI Garbi Scrl) è fallita e successivamente, il 6 dicembre, la Garbi Scrl ha attivato una procedura di licenziamento collettivo per tutti i suoi 132 dipendenti (della Torno), in ragione del fatto che l’opera (la prima tratta) è in via di ultimazione.

"RIASSORBIRE I LAVORATORI" - A febbraio di quest’anno Metro5 Spa ha, però, sottoscritto con Palazzo Marino una nuova convenzione per il prolungamento della Linea 5 da Garibaldi a San Siro; Metro5 Spa ha affidato ad Astaldi le opere di costruzione civile di questa seconda tratta. I sindacati da diverse settimane stanno chiedendo ad Astaldi, in quanto componente dell’ATI Metro5 Spa e socio di maggioranza dell’ATI Garbi Scrl, di assorbire i 132 lavoratori coinvolti nei licenziamenti, impiegandoli sulla nuova tratta Garibaldi-San Siro.

"NIENTE E' STATO FATTO" - "Ad oggi però - scrivono le segreterie milanesi in una nota - non è stato possibile raggiungere alcun accordo e i 132 lavoratori rischiano di restare a casa fra pochi giorni. Allo stesso modo sono finora risultate vane le sollecitazioni al Comune perché intervenga sull’azienda. I sindacati giudicano inaccettabile che non venga garantita la continuità di lavoro per la realizzazione della seconda tratta a chi è stato impiegato nella realizzazione della prima e, inoltre, ritengono paradossale che mentre si è più volte affermato che l’Expo 2015 porterà in dote nuova occupazione, durante la realizzazione di un’opera ad esso collegata si richiedano 132 licenziamenti".


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