Cronaca

Evasi dal Beccaria: catturato un altro 17enne

Mancano tre giovani all'appello. Gli altri ancora in fuga

Controlli di polizia davanti al Beccaria (foto Ansa)

È stato catturato poco fa dai carabinieri a Sesto San Giovanni (Milano) uno dei 7 detenuti evasi il giorno di Natale dal carcere minorile Beccaria. Si tratta di un giovane marocchino di 17 anni. Ne mancano 3 all'appello. 

Secondo quanto trapelato dagli uomini dell'Arma, il 17enne è stato ritrovato in piazza Marinai d'Italia. Era insieme a un gruppetto di altri ragazzini ad ascoltare musica ad alto volume. È stato un cittadino a segnalare alla Centrale operativa i ragazzini per schiamazzi e grida. Una volta individuato, insieme ad altri coetanei ha cercato una rapida fuga, ma ha desistito subito. Fermato dai militari, non ha opposto ulteriore resistenza e ha dichiarato di essere evaso. È stato riaccompagnato al Beccaria. 

Sempre martedì, è stato convalidato l'arresto di uno dei ragazzi catturati dopo l'evasione. Il giudice della direttissima ha disposto la custodia cautelare in carcere per l'episodio della fuga. Il processo si svolgerà il 30 gennaio 2023. Quest'ultimo si tratta di uno dei sette ragazzi scappati il giorno di Natale approfittando di un momento di distrazione (creato ad arte) di una guardia e della presenza di un cantiere che ha facilitato l'operazione di fuga. Al giudice ha spiegato di essere evaso per andare in una comunità terapeutica. Era al Beccaria per alcune rapine, per le quali non si era chiuso il processo.

Nordio propone un "tavolo interministeriale"

Per il momento, sono quindi 4 i ragazzi evasi tornati al Beccaria, due dei quali catturati poco dopo la fuga, mentre il terzo si è costituito dopo essere stato convinto a farlo dalla sorella. In serata il quarto. La situazione delle carceri minorili in generale, e del Beccaria in particolare, nel frattempo è diventata tema di scontro politico. Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha sottolineato che la fuga è "l'ultima spia di un crescente e allarmante disagio giovanile, di cui tutti siamo chiamati ad occuparci". Ha proposto un "tavolo interministeriale, che coinvolga tutte le istituzioni e il terzo settore, per continuare ad osservare in modo costante il fenomeno della devianza giovanile e individuare soluzioni efficaci anche in termini di prevenzione".


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