Cronaca

Estradato Locatelli, 'secondo' di Escobar e uomo delle evasioni

Il sessantatreenne, a lungo uomo di fiducia del capo del "cartello di Medellin", è stato rintracciato dai carabinieri di Milano in un carcere spagnolo. Venerdì torna in Italia per scontare ventisei anni di carcere

Locatelli deve scontare 26 anni di carcere

Questa volta difficilmente riuscirà a fuggire. Questa volta, forse definitivamente, pagherà il suo conto con la giustizia italiana. 

I carabinieri del nucleo investigativo di Milano hanno identificato Pasquale Claudio Locatelli, sessantatré anni, originario della bergamasca, criminale famoso per essere stato a lungo l’uomo di fiducia di Pablo Escobar, il boss del narcotraffico a capo del cartello colombiano di Medellin. 

I militari lo hanno individuato nel carcere spagnolo di Puerto Santa Maria, dov’era detenuto da ormai cinque anni. Venerdì, lo stesso Locatelli sarà estradato a Milano, dove deve scontare - su ordine della procura del capoluogo - una condanna definitiva a ventisei anni di carcere per traffico internazionale di stupefacenti. 

I carabinieri sono riusciti a trovarlo seguendo le tracce lasciata dalla compagna dell’uomo, la sessantaseienne Loredana Ferraro, anche lei colpita da un ordine di cattura per una condanna a dodici anni per associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di cocaina. 

Gli investigatori hanno scoperto che la donna andava a trovare regolarmente il compagno nel carcere spagnolo e hanno fatto scattare l’operazione. 

Locatelli è “famoso” non solo per aver legato il suo nome a quello di Escobar. Il criminale bergamasco, infatti, è diventato negli anni anche l’uomo delle evasioni impossibili, essendo riuscito per ben due volte a sparire nel nulla. 

Il primo colpo, nel lontano ’89, fu la fuga da un carcere francese. Un gruppo di fuoco entrò in azione, uccidendo un gendarme, e riuscì a liberarlo, garantendogli poi una lunga latitanza in Spagna. Trovato, venne estradato in Francia e poi di nuovo spostato via mare da Marsiglia a Barcellona. Ma proprio durante il trasferimento riuscì a scappare attraverso un oblò della nave. 

Ora, probabilmente, i carabinieri di Milano hanno posto fine alle sue “magie”. 


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