Cronaca

Sala e Fontana sui migranti dicono la stessa cosa: "Redistribuirli in Italia, siamo saturi"

L'accoglienza in Lombardia e a Milano sempre più difficile

Migranti sulla nave Ocean Viking (foto Garofalo/LaPresse)

Si accende la questione dei migranti a Milano e in Lombardia. Prima l'assessore regionale La Russa, ora anche il sindaco di Milano Sala. Opposti colori politici, diverso linguaggio ma il punto di fondo è simile: distribuzione non uniforme in Italia dei migranti e, di conseguenza, territorio lombardo 'saturo'.

Il primo a parlarne è stato, martedì 29 agosto, Romano La Russa, assessore alla sicurezza in Lombardia, in quota Fratelli d'Italia. "La situazione dei centri accoglienza - ha detto - ha raggiunto, ormai da tempo, il punto di non ritorno. Il nostro territorio ha già fatto molto e sarebbe davvero difficile farsi carico di nuovi arrivi". Non manca l'appoggio al governo, guidato dalla premier Giorgia Meloni, che "sta facendo di tutto - sono ancora le parole di La Russa - per contenere il più possibile un fenomeno davvero complesso. Una battaglia che sta combattendo completamente da solo a livello internazionale". Per l'assessore lombardo l'Europa, "dopo 20 anni di prese per i fondelli", dovrebbe iniziare a "contrastare i flussi migratori bloccando gli sbarchi e ridistribuendo in modo più equo gli immigrati che riescono ad arrivare".

Mercoledì 30 agosto gli ha fatto eco Attilio Fontana, presidente della giunta regionale, invocando sempre l'Europa e un suo intervento diretto: "Questo - ha affermato - non è un problema italiano, è un problema europeo. Se non si inizia a ragionare a livello europeo non si va da nessuna parte. Noi stiamo facendo tutto quanto il necessario per rendere sostenibile questa situazione. La Lombardia in modo particolare è arrivata ai suoi limiti, credo sia necessario un incontro tra tutte le Regioni per studiare delle strategie che ci consentano di dare delle risposte".

Minori, poche strutture

Lo stesso giorno, il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha aggiunto che "quello che non va è che la logica di distribuzione (dei migranti, n.d.r.) non è chiara". Secondo il primo cittadino, così come l'Italia chiede di distribuire i migranti in Europa, allo stesso modo Milano chiede che vengano distribuiti in tutti i Comuni. "Altrimenti - ha detto - il prezzo che noi paghiamo è eccessivo". Per Sala, "il numero degli arrivi è aumentato, a dimostrazione che non ci sono dichiarazioni elettorali che tengano. Per esempio noi abbiamo censito 1.300 minori non accompagnati ma sappiamo che ce ne saranno altri 200, 300, 400 che sfuggono al controllo. Sono oggettivamente tanti e non abbiamo strutture". I ragazzi, soprattutto, rischiano di diventare manovalanza comoda ed economica per la criminalità. "Il punto è un'equa distribuzione e vorrei parlare col ministro di questo", ha concluso Sala.


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