Cronaca

È morto Tettamanzi, ex arcivescovo di Milano

Dionigi Tettamanzi si è spento nella mattinata di sabato 5 agosto. Aveva 83 anni

Dionigi Tettamanzi durante la celebrazione della beatificazione di don Carlo Gnocchi il 25 ottobre 2009 (foto WIkipedia)

È morto Dionigi Tettamanzi. L'ex arcivescovo di Milano si è spento a 83 anni nella mattinata di sabato 5 agosto dopo tre giorni di agonia. La notizia è stata riportata dalla Diocesi di Milano.

Tettamanzi è morto a Villa Sacro Cuore di Triuggio, in Brianza, la "Casa di spiritualità della Diocesi" dove si era ritirato dopo la fine del mandato di arcivescovo di Milano. Nei primi mesi di quest’anno il cardinale Tettamanzi aveva iniziato a manifestare seri problemi di salute, che avevano reso necessario il suo ricovero presso l’Ospedale San Raffaele di Milano. Poi si era ripreso, al punto che il 25 marzo scorso aveva potuto incontrare brevemente in Duomo papa Francesco durante la sua visita in Diocesi. Dopo un periodo di convalescenza presso l’Istituto Nostra Famiglia di Bosisio Parini, era tornato a Triuggio. Nelle scorse settimane un nuovo peggioramento, con le condizioni di salute che si sono progressivamente aggravate fino al decesso. Appena appresa la notizia della morte del suo predecessore, il cardinale Angelo Scola, Amministratore apostolico della Diocesi, e mons. Mario Delpini, Arcivescovo eletto, si sono raccolti in preghiera e hanno manifestato il loro cordoglio personale e quello dell’intera comunità ambrosiana.

Nel pomeriggio di venerdì Scola e Delpini avevano lanciato un appello ai fedeli: "Invitiamo tutta la comunità diocesana e coloro che lo stimano a pregare per lui in quest'ora di prova". E' proprio il pontefice papa Francesco il primo a inviare un telegramma in Brianza: "Desidero esprimere le mie condoglianze ai familiari ed a codesta comunità diocesana che lo annovera tra i pastori più amabili ed amati".

Il commento del cardinale Scola

"La dipartita del cardinale Dionigi Tettamanzi rappresenta una grande perdita per la Chiesa milanese e per tutta la Chiesa universale, non solo per i diversi ministeri che egli ha assunto e per il suo servizio come esperto a Papi e alla Santa Sede, ma anche per la sua personalità umile, sorridente, appassionata ai rapporti. Era sempre teso ad incarnare la visione cristiana della vita nella realtà attuale. La sua biografia, ormai ampiamente conosciuta, è testimonianza di tutto questo. Sono a lui particolarmente legato fin dai tempi in cui fu mio giovane professore in Seminario a Venegono. L’amicizia si è approfondita negli anni a Roma attraverso comuni collaborazioni al servizio della Chiesa universale. Il card Dionigi, studioso di morale e di bioetica, mi ha sempre impressionato per la sua capacità di lavorare in gruppo e per la rapidità nel fare sintesi. In questi sei anni del mio ministero come Arcivescovo di Milano, il Cardinale Dionigi mi ha accompagnato con intensa amicizia e discrezione. La sua eredità darà ancora molto alla nostra Chiesa ambrosiana, a tutti i cattolici, ma anche ai molti laici con cui il cardinale Tettamanzi ha saputo entrare in dialogo a partire da problemi sociali acuti come quelli della famiglia, della vita, del lavoro e dell’emarginazione", ha commentato il cardinale Angelo Scola.

Le reazioni della politica

"Con Tettamanzi scompare uno dei protagonisti della storia religiosa e sociale di Milano. Il Cardinale ha orientato l'impegnativa eredità di Carlo Maria Martini nella rivitalizzazione della tradizione ambrosiana dell'accoglienza e della solidarietà. Ha affrontato la critica di tanti rimettendo profeticamente le nostre coscienze a confronto con i problemi di chi non ha nulla. A Milano il compito di seguire sempre il suo insegnamento", ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala. Con lui, il ministro dell'Agricoltura e vicesegretario Pd Maurizio Martina: "Lo vogliamo ricordare con grande affetto per i suoi insegnamenti, la sua umiltà, la sua capacità d'ascolto e di dialogo con credenti e non credenti". E aggiunge: "Ha sempre dato voce ai più deboli in ogni momento, spronando tutti a guardare il mondo con gli occhi di chi soffre. Per questo il suo insegnamento rimarrà una bussola per tanti che lo hanno conosciuto e ascoltato". Cordoglio anche dal presidente della Regione Roberto Maroni: "Esprimo dolore e cordoglio per la scomparsa di Dionigi Tettamanzi, l'arcivescovo degli 'ultimi'. Riposa in pace".

E l'ex sindaco Giuliano Pisapia: "Il cardinale lascia una grande vuoto non solo in chi lo ha conosciuto ma in tutta la nostra comunità. Una guida spirituale con il quale mi sono costantemente confrontato, sempre attento agli ultimi, ai più deboli e a chi aveva bisogno, senza alcuna distinzione. Un uomo che non ha mai rinunciato ai suoi principi e alla difesa dei suoi valori, e che per questo è entrato per sempre nel cuore di tutti i milanesi. Conoscerlo e frequentarlo è stato per me un privilegio, così come è stato un grande onore conferirgli la Grande Medaglia d'oro del Comune di Milano nel primo anno del mio mandato da sindaco. Il suo insegnamento rimarrà indelebile per tutta la nostra comunità".

L'ex arcivescovo di Milano Dionigi Tettamanzi: chi è e biografia

Il cardinale Dionigi Tettamanzi nasce a Renate, in provincia di Milano, il 14 marzo 1934. Entrato all'età di undici anni nel seminario diocesano San Pietro di Seveso, inizia gli studi, completati poi nel seminario di Venegono Inferiore. Lì frequenta anche i corsi istituzionali di Teologia, fino alla Licenza ottenuta nel 1957.Il 28 giugno del 1957 viene ordinato sacerdote dall'allora Arcivescovo di Milano, Mons. Giovanni Battista Montini, e pochi mesi dopo viene inviato al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove rimane per due anni, frequentando la Pontificia Università Gregoriana. Nel 1959 consegue il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su: «Il dovere dell'apostolato dei laici», fa poi rientro in diocesi di Milano come professore di discipline teologiche ai chierici prefetti nei seminari di Masnago e di Seveso, dove risiede fino all'autunno 1966.

Trasferitosi presso il seminario maggiore di Venegono Inferiore, per oltre vent'anni insegna Morale fondamentale e svolge i trattati del matrimonio e della penitenza sotto il profilo dogmatico-morale. Nello stesso periodo, insegna Teologia pastorale a Milano presso l'Istituto Sacerdotale Maria Immacolata e presso l'Istituto Regionale Lombardo di Pastorale. Inoltre tiene corsi di morale presso il seminario teologico dei Comboniani a Venegono Superiore, l'Istituto Teologico Fiorentino e il PIME di Milano. L'11 settembre 1987, la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, su designazione dell'episcopato lombardo, chiama Monsignor Dionigi Tettamanzi - diventato Prelato d'Onore di Sua Santità nel 1985 - a reggere il Pontificio Seminario Lombardo, dove rimane per un paio d'anni, durante i quali, oltre a continuare a offrire la sua competente collaborazione a servizio della CEI, della Santa Sede e di diverse istituzioni teologiche, ha l'opportunità di tenere un corso di morale presso la Pontificia Università Gregoriana.

Il 1° luglio 1989 viene eletto Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo e il 23 Settembre riceve l’ordinazione episcopale nel Duomo di Milano per l’imposizione delle mani e la preghiera del Cardinale Carlo Maria Martini. Nel Giugno 1990 è eletto Presidente della Commissione episcopale della CEI per la famiglia. Il 14 marzo 1991 viene nominato Segretario Generale della Cei. Rinuncia all’Arcidiocesi di Ancona-Osimo il 6 aprile 1991, rimanendone Amministratore apostolico fino alla presa di possesso del successore. Dopo quattro anni di intenso lavoro al servizio della Chiesa Italiana, il 20 aprile 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Arcivescovo metropolita di Genova. In questa Arcidiocesi fa il suo ingresso il 18 giugno: inizia così il suo ministero in terra ligure, dove riveste anche l'incarico di Presidente della Conferenza Episc. regionale.

Il 25 maggio 1995 viene nominato Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (incarico ricoperto fino a maggio del 2000). Nel gennaio 1998, il Consiglio Permanente della CEI lo nomina Assistente Ecclesiastico Nazionale dell'Associazione dei Medici cattolici italiani. L'11 luglio 2002 viene nominato dal Santo Padre, Arcivescovo Metropolita di Milano. Il 14 Settembre prende possesso dell'Arcidiocesi di Milano per procura e il 24 riceve il Pallio del Santo Padre nella Cappella privata del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. Il 29 Settembre 2002 fa l'ingresso solenne in Diocesi . Il 28 giugno 2011 è stato nominato Amministratore apostolico della Chiesa ambrosiana.


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