Cronaca

Scontri prima della partita di serie D, in 70 con cinghie e bastoni contro la polizia: pioggia di Daspo

Undici Daspo tra i tifosi del Legnano per i disordini avvenuti prima della gara col Piacenza dello scorso 1 novembre

Gli ultras del Legnano

Stadio vietato. Undici ultras del Legnano, tutti appartenenti ai "Boys 1980", sono stati colpiti dal Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive, dopo i disordini dello scorso 1 novembre, quando i tifosi lilla erano stati "provocati" dagli ultras del Piacenza - arrivati in trasferta in Lombardia - e si erano poi scontrati con le forze dell'ordine prima della gara tra i padroni di casa e gli emiliani, valevole per l'11esima giornata del campionato di serie D.

Per cinque tifosi, tra i 22 e i 30 anni, il provvedimento dura un anno, mentre per altri 5 - tra i 20 e i 36 anni di età - il Daspo è di due anni. Per un 47enne divieto di cinque anni, con obbligo di firma. "Il divieto di accesso riguarda l’area circostante lo stadio comunale Mari durante, tre ore prima dell’inizio e tre ore dopo il termine degli incontri, le stazioni ferroviarie, di metropolitana e dei mezzi di superficie, nell’ambito del territorio comunale di Legnano, utilizzate dai tifosi per raggiungere l’impianto sportivo e gli esercizi pubblici presenti nei pressi dello stadio e compresi nel raggio di un chilometro dal medesimo ove si ritrovino abitualmente i tifosi", si legge in una nota di via Fatebenefratelli.

E ancora: "Durante lo svolgimento delle manifestazioni calcistiche, anche amichevoli, nazionali e internazionali, un’ora prima dell’inizio, durante e un’ora dopo il termine, il provvedimento vieta di accedere agli impianti sportivi interessati dalla manifestazione e all’area limitrofa nel raggio di un chilometro". Ma non solo. Perché il Daspo vieterà agli undici ultras di avvicinarsi anche al centro sportivo in cui si allena il Legnano. 

I tifosi Daspati, stando a quanto accertato dalla divisione anticrimine, il 1 novembre sarebbero stati tra i facinorosi che si erano scagliati contro gli agenti. La violenza era esplosa quando venti ultras piacentini si erano avvicinati allo storico punto di ritrovo dei lilla iniziando a lanciare bottiglie in direzione degli avversari. A quel punto gli ultras di casa, una settantina almeno, si erano radunati e armati di mazze di ferro, cinghie e catene avevano cercato il contatto con i rivali, scontrandosi però con la polizia. 

Nel corpo a corpo erano rimasti feriti cinque agenti. In tribunale a Busto Arsizio, dopo il lavoro di identificazione degli agenti del commissariato di Legnano, è già aperto un procedimento penale con le ipotesi di reato di violenza e minaccia a pubblico ufficiale e resistenza a pubblico ufficiale. 
 


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