Bando per recuperare la cascina in cui abitarono Hayez e Napoleone
Si trova in zona Famagosta, vicino all'A7
Il Comune di Milano ha pubblicato il bando per la concessione del diritto di superficie di Cascina Monterobbio, in via San Paolino 5 (zona Autostrada A7). L'obiettivo è quello di riqualificarla, recuperando la struttura architettonica e rivitalizzandola con funzioni (di carattere pubblico e privato).
Il nome della cascina deriva da Mons Robur, Monte Quercia, per la presenza di un bosco di querce che si estendeva fino a Santa Maria di Chiesa Rossa e compare, nel censimento del 1597, tra le proprietà delle monache di Fonteggio, insieme a tutto il fondo agricolo della Chiesa Rossa. Esisteva anche una galleria, oggi murata sotto il Naviglio Pavese, che collegava i due complessi monastici. E' stata più volte ampliata fino all'attuale configurazione a doppia corte continua: una a nord, chiusa su tre lati, su cui insistono le abitazioni; l'altra a sud, su cui affacciano i rustici e le strutture a sostegno della produzione agricola.
«Con questo nuovo bando prosegue il percorso di valorizzare del patrimonio rurale presente nel nostro territorio», spiega l’assessore all’urbanistica e agricoltura Pierfrancesco Maran: «La Cascina Monterobbio, compresa nel perimetro del parco Agricolo Sud, è una preziosa struttura risalente al XVI-XVII secolo, testimonianza concreta della tradizione agricola della nostra città. Proprio come avvenuto recentemente per Cascina Cotica e Cascina Casottello, vogliamo recuperare la struttura in disuso, rigenerando i terreni e trasformando gli spazi in luoghi di socialità per tutto il quartiere, senza rinunciare alla sua identità originaria».
La cascina ha attualmente una superficie di 3 mila metri quadri. Ha visto l'alternarsi di vari proprietari: famiglie nobili, ordini religiosi e uomini politici o di pensiero come il segretario di Alessandro Manzoni che importò da Versailles le robinie con l’intento di potenziare la stabilità degli argini limitrofi. E' stata dichiarata di interesse storico e artistico dalla direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Lombardia del Ministero.
Ospiti della cascina sono stati, tra gli altri, Napoleone Bonaparte e Francesco Hayez che, secondo alcuni, è anche l'autore degli affreschi presenti.
DETTAGLI DEL BANDO
Alla gara per il recupero di Cascina Monterobbio possono partecipare tutti gli operatori economici singoli o anche associati in Raggruppamenti Temporanei di Imprese (RTI) e i soggetti appartenenti al terzo settore come cooperative sociali senza scopo di lucro, associazioni ambientaliste e di promozione sociale, fondazioni con finalità sociali, formative ed educative, consorzi o Raggruppamenti Temporanei di Scopo costituiti da associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e consorzi, fondazioni, aziende agricole e soggetti no profit.
A Milano sono circa sessanta le cascine di proprietà comunale pervenute nella disponibilità dell’amministrazione in seguito a lasciti, donazioni e operazioni di compravendita. Se storicamente l’identità delle cascine milanesi era legata all’abitare, all’agricoltura e all’alimentazione, negli anni recenti si è sviluppata una nuova vocazione di fruibilità pubblica. Molte strutture sono state recuperate e tenute in vita da soggetti del terzo settore e associazioni di cittadini che al loro interno hanno trovato spazi disponibili e flessibili per ospitare attività sociali e culturali di diverso tipo e servizi per i cittadini: comunità di alloggio e cura, spazi per la cultura, laboratori didattici, luoghi di socialità e tempo libero.