Cronaca

L'ultimo abbraccio a Gino Strada

La camera ardente resterà aperta anche lunedì dalle 10 alle 14

Sono state 3.500 le persone che tra le 10 e le 18 di domenica si sono recate alla camera ardente di Gino Strada allestita a Casa Emergency, in via Santa Croce a Milano. Si aggiungono alle circa 4.000 persone che hanno portato l'ultimo saluto al fondatore di Emergency nella giornata di sabato.

"Sono felice di quanta gente è venuta in questi giorni e verrà anche domani (lunedì, ndr). Non avevo dubbi, però è una conferma straordinaria di come lui era amato e di come Milano e i milanesi si affezionano a quelli che fanno le cose", ha detto il sindaco di Milano Giuseppe Sala, visitando nel pomeriggio di domenica per la seconda volta la camera ardente.

"Siamo gente di pensiero ma siamo anche molto gente d'azione. E lui era certamente un grandissimo uomo d'azione, era un combattente", ha aggiunto Sala a proposito di Gino Strada. La camera ardente resterà aperta anche lunedì dalle 10 alle 14.

La petizione per una piazza per Gino Strada

Va avanti intanto la petizione online per dedicargli piazzale Cadorna a Milano. Ci sono molte polemiche, per "l'onore" accordato a Luigi Cadorna, scelta toponomastica di decenni fa ma non in linea con lo "spirito del tempo" secondo molti.

"Come mi piacerebbe che in questo momento di dolore il Comune a Milano con procedura di urgenza assoluta decretasse prima dei funerali di Gino di intestargli una strada una piazza per accoglierlo degnamente - scrive la promotrice Maria Teresa Mauri -. Come mi piacerebbe che piazzale Luigi Cadorna, capo di stato maggiore del regio esercito italiano durante la prima guerra mondiale responsabile dei 13 assalti all'arma bianca sull'Isonzo che generarono il massacro di decine di migliaia di ragazzi italiani e la disfatta di Caporetto... che il piazzale cambiasse nome".

"Come mi piacerebbe che piazzale Cadorna intestata ad un guerrafondaio diventasse piazzale Gino Strada che la guerra la ripudiava come l'articolo 11 della Costituzione. Come mi piacerebbe - continua - che qualcuno fosse d'accordo e condividesse".


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