Cronaca

Berlusconi in tribunale: "E' andata bene". "Guerra" di slogan all'esterno

Il premier ha presenziato all'udienza preliminare del processo Mediatrade. All'esterno, sostenitori "contro" critici. Traffico di porta Vittoria bloccato

«È andata bene, ci sarò alle prossime udienze». Lo ha detto il premier Silvio Berlusconi davanti al tribunale dove si è fermato a salutare i suoi sostenitori dopo l'udienza preliminare del processo Mediatrade. Alla domanda se il processo sul caso Ruby lo danneggerà il premier ha aggiunto: «Questo è un altro processo».

"CE LA FAREMO ANCHE QUESTA VOLTA" - «Ho visto Berlusconi in ascensore e mi ha detto di essere sereno e tranquillo». Lo ha detto il coordinatore regionale del Pdl Mario Mantovani al gazebo allestito dal partito davanti al tribunale per sostenere il premier, in aula per l'udienza preliminare del processo Mediatrade che lo vede imputato. «Abbiamo chiuso 28 processi su 31, ce la faremo anche questa volta», ha annunciato Mantovani.

SOSTENITORI E CRITICI - «Dimissioni» e «Codardo» da un lato, e «Silvio, Silvio» dall'altro. Critici e sostenitori del premier si «sono sfidati» a suon di cori davanti al tribunale, aspettando il premier che, dopo aver partecipato all'udienza preliminare del processo Mediatrade, è uscito dall'ingresso principale di Palazzo di Giustizia per un saluto ai militanti del Pdl. Intanto corso di Porta Vittoria nel tratto davanti al Tribunale è stato chiuso al traffico delle auto.

ITALIA DEI VALORI IRONICA - Tra i critici, una delegazione del Dipartimento giovani Idv della Lombardia era presente stamane di fronte al Palazzo di giustizia (nella foto in alto). "Finalmente è tornato!", esordisce Luciano Messenio, coordinatore regionale dei Giovani Idv Lombardia: "Siamo qui per dargli il benvenuto e non per contestarlo sia chiaro, era da troppo tempo che il presidente del Consiglio non si presentava in un'aula di tribunale ad un suo processo. E aggiunge: "Dopo la notizia girata ieri, dove sembra che siano stati chiamati a raccolta via SMS i militanti PDL per sostenere il loro Presidente, noi giovani dell'Italia dei Valori non potevamo rimanere con le mani in mano".


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