Cronaca

Bastonate contro un funzionario di polizia: "No Expo" patteggia

Ventura è il quarto "No Expo" ad aver imboccato la strada del patteggiamento

Immagine del corteo

Ha patteggiato la pena a 2 anni Marco Ventura, il giovane antagonista milanese che era era stato arrestato il 19 maggio scorso con l'accusa di aver colpito a colpi di bastone il vicequestore della polizia di Stato, Antonio D'Urso, durante gli scontri scoppiati il giorno del 1 maggio al corteo promosso dai "No Expo". Il gup di Milano, Roberta Nunnari, ha ratificato l'accordo per il patteggiamento che era già stato raggiunto tra gli avvocati Eugenio Losco e Mauro Straini, difensori del giovane, e il pm Piero Basilone.

Ventura è il quarto "No Expo" ad aver imboccato la strada del patteggiamento. Prima di lui avevano patteggiato (con pene tutte inferiori ai 2 anni di reclusione) Anita G., (33enne di Milano), Heidi P. (42enne di origine tedesca ma residente da anni nel capoluogo lombardo), e Davide P. (32enne di Tortona). I tre erano stati arrestati lo stesso 1 maggio in flagranza di reato con le accuse di resistenza a pubblico ufficiale aggravata dall'uso di armi improprie come mazze ferrate, bastoni e pietre, si trovano attualmente agli arresti domiciliari.

L'elenco si chiude con i nomi di Jacopo P., 23enne di Rozzano, e Mirko L., 27enne di Lodi, anch'essi finiti in carcere con le stesse accuse durante gli scontri del corteo "No Expo" del 1 maggio. Il primo ha scelto il processo con rito abbreviato, formula che prevede lo sconto di un terzo della pena. Nessuna richiesta è stata invece presentata per il momento da L.: per lui, a meno di dietrofront dell'ultimo minuto (il suo legale ha la possibilità di chiedere l'abbreviato in sede di udienza preliminare) si prospetta un processo con rito ordinario.
 


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