Cronaca

Accoltella la moglie e la figlia, poi cerca di lasciare l'Italia: arrestato sull'aereo a Linate

Protagonista della fuga un cittadino di 46 anni della Repubblica Dominicana: la vicenda

Repertorio

Lo hanno cercato per cinque giorni. Una caccia serrata che ha dato i suoi frutti con i carabinieri di Roma che lo hanno fermato mentre era seduto su un'aereo che da Milano lo doveva portare in Spagna. Protagonista della fuga un cittadino di 46 anni della Repubblica Dominicana, che cinque giorni prima dell'arresto si è scagliato contro la convivente, e poi la figlia intervenuta in aiuto della madre, tentando di ucciderle con un coltello a serramanico dopo averle picchiate. Le violenze in un'abitazione di via Carlo Pirzio Biroli, zona Due Ponti-Tomba di Nerone. Vittime della furia dell'uomo la convivente di 38 anni e la figlia 15enne, entrambe originarie della Repubblica Dominicana. 

Il provvedimento cautelare è stato notificato all’uomo dai carabinieri della Compagnia Trionfale, in collaborazione con i Carabinieri della Stazione di Linate, che hanno dato esecuzione al decreto di fermo di indiziato di delitto emesso dalla Procura di Roma nell’ambito dell’indagine coordinata dal Sostituto Procuratore Vittoria Bonfanti. L'uomo è stato fermato a bordo di un aereo dell'Alitalia in partenza da Linate e diretto a Barcellona, proprio pochi secondi prima dell’inizio del volo, quando il velivolo aveva già cominciato ad effettuare le manovre e si trovava all’inizio della pista di decollo. 

Dopo la violenza subita, le due donne erano riuscite, unendo disperatamente le forze, a disarmarlo e a scappare calandosi dalla finestra del primo piano, evitando che l’uomo riuscisse a colpirle anche con un altro coltello impugnato nel frattempo. Le donne erano state quindi trasportate in ospedale dove la minore si trova ancora ricoverata dopo aver subito un intervento chirurgico d’urgenza, essendo stata trafitta da una coltellata al rene.

A seguito del feroce gesto, l’uomo si era rapidamente dato alla fuga, rendendosi irreperibile prima dell’intervento sul posto dei carabinieri, che hanno ricostruito celermente la dinamica dei fatti, mettendosi immediatamente sulle tracce del Dominicano. L’uomo si era quasi subito trasferito a Milano, trovando ospitalità da un amico ed aveva attivato una scheda telefonica con intestatario fittizio: con questo numero era entrato in contatto proprio con la convivente e, come se nulla fosse successo, le aveva chiesto di inviargli del denaro e dei vestiti per aiutarlo a scappare dall’Italia dove ormai era ricercato. 

LA FUGA E L'ARRESTO SULL'AEREO

La donna, ancora troppo spaventata dalla follia omicida e completamente soggiogata all’uomo, si era offerta di aiutarlo facendogli pervenire vestiti e soldi. Il piano di fuga del cittadino domenica era stato ben architettato e l’uomo aveva in poco tempo già ricevuto tutto il denaro necessario per prenotare un volo in partenza per la Spagna.

I carabinieri hanno però intercettato tutte queste conversazioni e localizzato ad un certo punto l’uomo nella città di Milano. Il dominicano, ormai in salvo a bordo dell’areo, ha effettuato un’ultima telefonata che lo ha tradito: in sottofondo, infatti, gli investigatori hanno ascoltato la voce di una hostess che stava dando le consuete istruzioni di sicurezza ai passeggeri. 

È così che i militari di Roma, giunti a Milano per catturare l’uomo, sono riusciti ad avvisare i carabinieri della Stazione di Linate, che hanno provveduto a bloccare il volo all’ultimo secondo, quando ormai erano iniziate le manovre di decollo. "Hanno fermato l’aereo …. mi hanno preso!": questo l’ultimo messaggio che il Dominicano è riuscito a inviare al fratello non appena ha visto i carabinieri che stavano salendo a bordo, facendo sfumare in extremis il suo piano di fuga. Una volta che il ricercato è stato fatto scendere, l’aereo è decollato normalmente con soli quindici minuti di ritardo.

L’uomo, che dovrà adesso rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia e di tentato omicidio, si trova presso la casa circondariale di Milano San Vittore, essendo destinatario di una misura di custodia cautelare in carcere emessa a suo carico a seguito della convalida del fermo di indiziato di delitto, è accusato di aver tentato di uccidere a coltellate la convivente e la figlia minorenne.


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