Cronaca

Segrate, operaio tradito dall'app "YouPol": oltre un chilo di droga nel borsone del calcetto

In manette un trentenne italiano. La polizia è arrivata a lui grazie a una segnalazione

La segnalazione parlava di un cittadino italiano che, con ogni probabilità, muoveva importanti quantitativi di droga. E in effetti, hanno accertato i poliziotti, la realtà era proprio quella. 

Un uomo di trenta anni, operaio di una ditta di Segrate che si occupa di logistica, è stato arrestato martedì pomeriggio dagli agenti della VI sezione della Squadra Mobile - guidati dal dirigente Massimiliano Mazzali - con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Gli investigatori sono arrivati a lui grazie a un messaggio ricevuto sull'app Youpol, l'applicazione della polizia di Stato nata per raccogliere segnalazioni su episodi di spaccio e bullismo. Gli agenti, analizzato il nome del potenziale pusher - che ha precedenti - hanno deciso di approfondire e lo hanno fermato appena uscito da lavoro. In quel momento, il 30enne è risultato pulito, ma la perquisizione a casa sua a Zelo Buon Persico, nel lodigiano, ha dato esito decisamente diverso. 

Nel borsone per il calcetto, che era nel locale lavanderia, i poliziotti hanno infatti trovato un chilo e duecento grammi di marijuana, mentre altri 150 grammi di hashish sono stati trovati su un mobile nel soggiorno. Gli agenti, che a quel punto lo hanno arrestato, hanno messo le mani anche su duemila euro in contanti. 

La stessa sorte, nella giornata di sabato, è invece toccata a due cittadini della Guinea di trentatré e ventisette anni. Il più giovane è stato fermato sempre dagli uomini della VI sezione in via dei Transiti mentre cedeva una dose di cocaina a un giovane italiano. 

In un appartamento di via Rovereto, dove il ragazzo viveva con il 33enne, gli agenti hanno poi scoperto altri dodici grammi di "coca". 


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