Cronaca

Milano si fa più bella, più ordine per gli arredi urbani della città: ecco la guida del comune

Il comune ha stilato una guida per l'installazione degli arredi urbani nei quartieri

Il rendering di Piazza San Luigi a Milano (urbanfile)

I paletti parigini si troveranno solo in centro, così come i paracarri in granito. I draghi verdi? In tutta la città, senza alcuna distinzione. Sono solo alcune delle linee guida del "Manuale Operativo per l’Arredo Urbano", un documento redatto da Palazzo Marino con un solo fine: "Migliorare la qualità degli spazi".

Il documento indica i tipi di elementi di arredo e sistemi verdi da utilizzare a seconda dell’ambito territoriale di riferimento della città, definendone le caratteristiche tecniche e specificandone dimensioni e colore. In breve: una sorta di libro mastro.

La città è stata divisa in quattro macro aree: i nuclei di antica formazione (il centro), i tessuti urbani di recente formazione, parchi cittadini e itinerari ciclo-pedonali con elementi a verde e le aree a margine tra il centro e i nuovi quartieri di Milano. Nella guida vengono definite le tipologie degli arredi da utilizzare per ogni zona "al fine di ottenere la riduzione tipologica e l’armonizzazione degli stessi", spiegano dal Comune. In questo modo si regolamenta la posa di dissuasori, sedute e panchine, cestoni e cestini. Ma anche transenne e parapetti, portabiciclette, chioschi, dehors, oltre a fontanelle, griglie degli alberi, recinzioni e cartellonistica

Il manuale è stato redatto dall’amministrazione seguendo le linee guida del documento "Urban Care, Dotazioni urbane e cura dello Spazio Pubblico", realizzato dal tavolo tecnico di coordinamento aperto nel 2014 tra settori del comune, enti e soggetti esterni che operano sul suolo pubblico, la commissione del paesaggio e l’ordine degli architetti.


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