Cronaca

Evasione fiscale 'record' da quasi un miliardo di euro: i manager Apple vogliono patteggiare

A fine dicembre 2015, il colosso di Cupertino aveva versato 318 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate per sanare gli accertamenti tributari per gli anni tra il 2008 e il 2013. Il punto

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Una richiesta di patteggiamento e una di archiviazione per due posizioni. Sono le istanze che la Procura di Milano ha inoltrato all'ufficio gip per chiudere il procedimento penale che vede coinvolti alcuni manager di Apple per una presunta evasione fiscale dovuta a un mancato versamento Ires di 879 milioni di euro da parte della multinazionale.

A fine dicembre 2015, il colosso di Cupertino aveva versato 318 milioni di euro all'Agenzia delle Entrate per sanare gli accertamenti tributari per gli anni tra il 2008 e il 2013.

LE ACCUSE E IL 'SISTEMA'

Secondo l'accusa, infatti, i profitti realizzati in Italia da Apple sarebbero stati messi in conto alla società di diritto irlandese Apple Sales International. Così facendo, sempre secondo i pm, Apple Italia non avrebbe dichiarato al Fisco italiano un imponibile di circa 206 milioni di euro nel 2010 e di oltre 850 milioni di euro nel 2011 per un totale di oltre un miliardo.

Gli inquirenti avevano individuato lo schema organizzativo della presunta frode, che sarebbe state messa in atto con false scritture contabili.

LA RISPOSTA DELL'APPLE

La risposta dell'Azienda non si era fatta attendere: "Apple paga ogni dollaro ed euro delle tasse dovute ed è continuamente oggetto di controlli fiscali da parte di governi di tutto il mondo. Le autorità fiscali italiane hanno già sottoposto Apple Italia ad audit nel 2007, 2008 e 2009 e hanno confermato la piena conformità dell' azienda ai requisiti di documentazione e trasparenza Ocse. Siamo certi che l'accertamento in corso giungerà alla stessa conclusione". Si leggeva in una nota della Apple firmata da Josh Rosenstock, direttore delle comunicazioni in Europa dell'azienda di Cupertino.  


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