Cronaca

Prosegue l'indagine sulla morte di Alessandra Appiano: no all'archiviazione

Il pm aveva presentato richiesta di archiviazione ma il gip l'ha rigettata: sotto la lente d'ingrandimento l'eventuale negligenza della struttura in cui era ricoverata

Alessandra Appiano

E' stata respinta la richiesta di archiviazione, avanzata dal pubblico ministero, sul caso della morte della scrittrice e giornalista Alessandra Appiano, scomparsa il 3 giugno del 2018. La donna era ricoverata in una struttura specializzata in disturbi dell'umore, ma chiese e ottenne di allontanarsi per un caffè. Raggiunse l'ottavo piano di un albergo dello stesso quartiere e si gettò nel vuoto. 

Qualche giorno dopo il decesso, la procura di Milano aprì un fascicolo d'indagine (senza indagati e senza ipotesi di reato) per approfondire i dettagli della vicenda e capire se vi fossero responsabilità. Poi la richiesta di archiviazione del pubblico ministero, a cui s'è opposto il marito della scrittrice (insignita dell'Ambrogino d'Oro nel 2013). 

Ipotesi di negligenza della struttura

Ora il gip Patrizia Nobile ha deciso di respingere l'archiviazione e di disporre, quindi, un supplemento d'indagine. Dovrà quindi essere approfondita la posizione della struttura che ospitava la Appiano per capire se vi sia stata una negligenza nell'attenzione e nella protezione della paziente.


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