Cronaca

Piazza Sempione, 19enne colpito a bottigliate in faccia: "Non è episodio isolato, una gang aggredisce ragazzi senza motivo"

Diverse aggressioni ai danni di giovani - messe a segno con la stessa modalità e senza alcun motivo se non quello di 'divertirsi' - potrebbero essere riconducibili allo stesso branco di giovani aggressori

La ferita alla testa riportata da un ragazzo

L'aggressione ai danni di un ragazzo di 19 anni, che sabato notte in piazza Sempione era stato preso a bottigliate in faccia da otto persone, non sarebbe un episodio isolato. Alcune segnalazioni a MilanoToday riferiscono che una stessa baby gang continuerebbe a prendere di mira ragazzi sconosciuti, per poi usargli violenza, apparentemente senza alcun motivo se non quello di un divertimento sadico.

Il 19enne preso a bottigliate dal branco

La vittima dei giorni scorsi era stata aggredita poco dopo le 3 mentre si trovava in compagnia di due amici. Otto ragazzi, da lui descritti come nordafricani tra i 16 e i 18 anni - hanno iniziato a provocare il suo gruppo, per poi accerchiarlo e infine passare alle botte. Uno degli aggressori avrebbe colpito il 19enne in faccia con una bottiglia di vetro.

Il ragazzo, ferito, era caduto a terra quasi privo di sensi e gli amici avevano immediatamente cercato di soccorrerlo, mentre gli otto aggressori erano fuggiti facendo perdere le proprie tracce. Il giovane era stato poi portato all'ospedale Fatebenefratelli in codice giallo.

"La gang ha già colpito"

"Prima dell'evento avvenuto nella notte dello scorso weekend - ci scrive una lettrice - sono diverse le aggressioni già avvenute in piena piazza Sempione da parte di una banda di ragazzi. La descrizione degli aggressori è la stessa da parte delle vittime: ragazzini di età compresa tra i 15 e i 20 anni, in gruppo di 8/15, di presumibile origine nord africana e mossi dal solo intento di aggredire persone scelte a caso tra la folla. Infatti, dietro alle violenze non vi è mai alcun motivo scatenante ma il solo divertimento di aggredire in gruppo persone a loro sconosciute".

"C'è stata nella zona una serie di aggressioni sempre nello stesso luogo e con le medesime modalità - continua la testimone -. Tra queste ne spicca una particolarmente violenta avvenuta nel weekend dell'11 luglio, davanti ai miei occhi, a danni di un ragazzo di trent'anni che ha riportato diverse lesioni in testa ed alla mano destra per essere stato colpito con bottiglie di vetro e preso a mazzate con un arnese di alluminio recuperato da uno degli aggressori sul luogo. Uno degli aggressori era inoltre in possesso di un coltello con il quale ha minacciato la vittima".

"L'aggressività di questi soggetti, la gratuità della violenza e le ripetute aggressioni realizzate dovrebbe portare ad attivare un maggiore controllo di una delle più belle zone storiche di Milano - afferma la donna - ove però ad oggi, nonostante i ripetuti episodi, non si vede nemmeno una sola forma di controllo durante le ore notturne".

"Colpito anche mio figlio con alcuni amici in zona Primaticcio. Certi si tratti dello stesso branco"

"Ho letto dell'aggressione al ragazzo di 19 anni ricoverato al Fatebenefratelli - ci scrive un altro lettore -. Anche mio figlio, 16 anni, con amici coetanei, è stato aggredito nello stesso identico modo. Il 25 giugno si trovava con altri sei amici, 16enni come lui, quando un gruppo di una quindicina di ragazzi nordafricani, tra i 16 e i 19 anni li ha attaccati, senza motivo, al parchetto di via Primaticcio".

(La ferita riportata alla testa dal ragazzino)

"Gli aggressori, che avevano con sé spranghe e coltelli, sono arrivati e hanno iniziato a lanciare bottiglie contro gli amici - racconta il padre della vittima -. Loro, dividendosi in due gruppi, sono scappati all'interno di un palazzo, ma il branco ha scavalcato e li ha seguiti. Mio figlio e un altro ragazzo hanno avuto la peggio. Li hanno colpiti con delle bottiglie. L'amico è rimasto ferito a un polpaccio mentre mio figlio è stato colpito in testa ed è caduto a terra semi svenuto".

"Poi sono riusciti a fuggire raggiungendo un altro palazzo - continua il genitore - ma anche lì sono stati seguiti. Volevano rifugiarsi nei box ma non riuscivano ad aprire la porta da quanto gli tremavano le mani. Li avevano raggiunti fino a lì sotto ma per fortuna sono riusciti ad entrare attraverso una porta tagliafuoco, che poi gli hanno chiuso in faccia".

(Il parchetto dove è avvenuta l'aggressione)

"Sul posto dopo l'aggressione sono intervenute ambulanze e tre pattuglie dei carabinieri - prosegue l'uomo -, mio figlio è stato portato all'ospedale San Paolo, dove gli hanno dato cinque punti per le ferite alla testa. Noi abbiamo sporto denuncia in questura fornendo anche il numero di chi ha visto in faccia gli aggressori, ma ad oggi nessuno è stato contattato dalla polizia. Ci piacerebbe parlare con il 19enne rimasto ferito sabato, perché siamo sicuri che il branco che lo ha colpito sia lo stesso".


Si parla di