Cronaca

Chiede il biglietto a un passeggero: controllore accoltellato su un treno

E' successo sul Piacenza-Milano il 19 luglio

Accoltellato un controllore (Repertorio)

Aggressione ai danni di un controllore su un treno della linea Piacenza-Milano a Santo Stefano Lodigiano, in provincia di Lodi. E' successo alle sette di mattina del 19 luglio.

L'uomo, secondo quanto è stato riportato dalle forze dell'ordine, è stato accoltellato alla mano da un passeggero a cui aveva chiesto di mostrare il biglietto. Il controllore, alla stazione di Codogno, è stato fatto scendere e portato in ambulanza all'ospedale. 

Un controllore di treni è stato ferito, intorno alle 7 del mattino, sul treno in servizio tra Piacenza e Milano, all'altezza di Santo Stefano Lodigiano. L'aggressore, secondo le testimonianze un uomo di colore, è ricercato. L'aggressione - secondo quanto ha ricostruito Trenord - è avvenuta nel momento in cui il controllore ha chiesto all'uomo di mostrargli il biglietto.

L'aggressore avrebbe immediatamente estratto e usato il coltello contro l'uomo in divisa che è stato caricato in ambulanza alla stazione successiva, quella di Codogno (Lodi) e portato in ospedale. Secondo la prima ricostruzione, nel tentativo istintivo di difendersi dal gesto del passeggero avrebbe alzato la mano e il coltello gliel'avrebbe trapassata. 

Ancora nessuna traccia, invece, dell'aggressore, che è riuscito a scappare aprendo le porte del convoglio e scappando alla stazione di Santo Stefano Lodigiano.

Controllore accoltellato: la nota del governatore Maroni

"Il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, appena appresa la notizia del ferimento del capotreno, si e' subito messo in contatto con il direttore dell'ospedale di Lodi, Giuseppe Rossi, dove il ferito e' stato ricoverato". Lo fa sapere la Regione Lombardia. "Il presidente Maroni e' stato rassicurato circa le sue condizioni, che non sono fortunatamente gravi - prosegue la nota -. Dopo la rimozione del coltello e le cure adeguate, il capotreno e' stato infatti dimesso e tornera' domani all'ospedale per una visita di controllo".

Capotreno accoltellato, il M5S: "L'unico modo per evitare questi episodi sono controlli a terra"

"E' gravissimo, i treni regionali lombardi sono diventati un far west e a farne le spese, ancora una volta, un dipendente che stava accorrendo in aiuto dei viaggiatori e che ha rischiato la vita. Non è più tollerabile che i lavoratori, i pendolari e i viaggiatori debbano rischiare la vita per viaggiare quotidianamente su treni regionali in un clima di terrore con il timore di eventi fatali per la loro incolumità - sottolinea in una nota Iolanda Nanni, consigliera regionale del M5S Lombardia. Il millantato Piano di Sicurezza di Maroni si è rivelato un fiasco totale. Il M5S lo denuncia da due anni: uno spreco di milioni di euro per assumere steward, spacciati per guardie giurate, che ha avuto il solo risultato di aumentare la recrudescenza delle aggressioni sui treni. La sicurezza per la Lega è solo uno strumento per fare vuota propaganda. A monte c'è l'incapacità di programmare un piano di prevenzione a terra che il M5S chiede da anni a gran voce: l'unico modo per arginare questi episodi drammatici è attivare controlli a terra, impedendo ai delinquenti di salire sui treni e sostare nelle stazioni. Altro che protocolli e burocrazia: basterebbe un'azione coordinata fra Regione Lombardia, Treno ed RFI. Si poteva agire già due anni fa, ma l'autorevolezza della Giunta Maroni è rasente lo zero assoluto. Maroni ha preferito sfilare nelle stazioni lombardo col suo fido quanto inutile Assessore ai Trasporti per fare promesse che non è stato in grado di mantenere! Occorre competenza e capacità di programmazione per non consegnare viaggiatori e lavoratori TRENORD nelle mani di chi su un treno non deve neppure sognarsi di salire. Esprimiamo solidarietà a vicinanza al capotreno, alla sua famiglia e a tutte le vittime di queste assurde aggressioni che hanno un responsabile politico unico e cioè il Governatore Maroni e la sua incapacità politica di arginare la violenza con un piano di prevenzione a terra che avrebbe effetti immediati".


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