Cronaca

Uomo cerca di sgozzarlo col bicchiere dopo una lite al bar: 20enne in fin di vita, un arresto

La ricostruzione e i motivi dell'aggressione avvenuta giovedì fuori da un bar in via Saragat

L'uomo è stato arrestato dalla polizia - Foto repertorio

Aveva deciso di farla pagare a quel “ragazzino” che lo aveva affrontato. Era determinato a lavare l’onta di essere stato colpito da un uomo di trenta anni più piccolo di lui. Così, al culmine della lite, ha afferrato un bicchiere di vetro e ha colpito il rivale al collo. Poi, lasciando la vittima sull’asfalto in condizioni disperate, ha cercato di nascondersi a casa della compagna. Ma inutilmente. 

Notte di follia, quella di giovedì, in via Saragat, teatro di una rissa poi trasformatasi in brutale aggressione. A farne le spese è stato un ragazzo di venti anni, quasi sgozzato da un coccio di vetro e ricoverato in prognosi riservata - e in fin di vita - al San Raffaele. A colpirlo, secondo quanto accertato dagli uomini della Questura di Milano - sarebbe stato Marcello P., cinquanta anni, residente in zona Lorenteggio, ma fidanzato con una ragazza che vive proprio in via Saragat. 

I COMMENTI SULLA CUGINA, POI L'AFFRONTO E LA "COLTELLATA"

(In foto: l'uomo arrestato per tentato omicidio) 

Le strade dei due si sarebbero incrociate in serata, quando il ventenne e il cinquantenne - con i rispettivi amici - avrebbero avuto una pesante discussione per alcuni commenti dell’uomo sulla cugina del ragazzo. Proprio in quel momento, i due sarebbero venuti a contatto una prima volta: qualche spintone, qualche minaccia e poi una situazione di calma apparente. Almeno fino alle ventitré, quando il bar ha chiuso e la tensione è riesplosa. 

A far precipitare il tutto sarebbe stato un colpo che il ventenne avrebbe dato al petto dell’uomo. A quel punto, per vendicare l’affronto, il più grande dei due avrebbe colpito la vittima alla gola con un bicchiere di vetro. Subito dopo l’aggressione, con un dito sanguinante, il cinquantenne sarebbe salito al quinto piano di un palazzo in via Saragt e si sarebbe rifugiato a casa della sua compagna.

I poliziotti, che hanno seguito le tracce di sangue fino all’ingresso dell’edificio e hanno visto la donna affacciarsi alla finestra, lo hanno bloccato e lui ha ammesso tutto. 

Neanche l’arresto, però, ha posto fine alla serata di ordinaria follia. Gli amici del ventenne, furiosi, hanno cercato di farsi giustizia da soli e gli agenti sono stati costretti a portare via l’arrestato da un’uscita secondaria. 

L’uomo, al momento, si trova nel carcere di San Vittore in attesa della convalida dell’arresto e deve rispondere di tentato omicidio. Il ragazzo, invece, è stato operato al San Raffaele, dove ora si trova ricoverato in prognosi riservata. 


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