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Il ristorante di Milano che punta all’inclusione facendo cucinare i migranti

Osteria Memà è un ristorante siciliano a NoLo, e insieme al progetto Co-Cooking Lab ha organizzato una serie di cene inclusive e solidali. Ucraina, India e Pakistan, Persia: diversi appuntamenti culinari allo scopo di aiutare persone dal passato migratorio

Come può una cena fare inclusione e veicolare messaggi di integrazione sociale e culturale? Una delle possibili risposte arriva da Osteria Memà, un ristorante siciliano in Via Pietro Crespi 14 in zona NoLo a Milano, con il progetto creato insieme a Co-Cooking Lab. Si tratta di una serie di cene inclusive (previste fino a febbraio 2024) che faranno scoprire sapori e ricette da Ucraina, Persia, India e Pakistan. Ai fornelli persone con un passato migratorio e con il desiderio di raccontare la propria storia attraverso i piatti più rappresentativi dei propri paesi d’origine. Osteria Memà insieme a Co-Cooking Lab unisce dunque la cucina e tematiche sociali come la diversity e la questione migratoria. Vediamo come funziona e quanto costa.

Le serie di cene inclusive all’Osteria Memà e Co-Cooking Lab

La missione di questa collaborazione è sensibilizzare il pubblico su tematiche sociali importanti, valori perfettamente in linea con quelli di Memà, che da sempre ha fatto dell'inclusione un elemento fondamentale della sua identità” afferma Paolo Sassi, proprietario del ristorante siciliano a nord est di Milano. Infatti, come lui stesso continua, la cucina della trinacria è proprio il simbolo di questa integrazione, frutto di commistioni tra popoli e identità diverse, come quella arabo-normanna, greca e del nord Africa. A dare supporto a questo progetto i laboratori di cucina etnica e circolari creati dall’impresa sociale Co-Cooking Lab, nata con l’obiettivo primario di fornire corsi di cucina per conoscere persone e tradizioni gastronomiche lontane dalla nostra. “Siamo entusiasti di collaborare con il gruppo di Co-Cooking LAB perché crediamo che la cucina può unire le persone in maniera naturale e senza forzature. Inoltre si aiuta l’inclusione nel tessuto sociale di persone con un passato difficile” continua Sassi parlando del progetto.

Ucraina, Persia, India e Pakistan: ecco quando e come si svolgeranno le cene

Il prossimo percorso culinario si terrà il 13 dicembre 2023 con il tema "viaggio in Persia" (si ripete anche il 7 febbraio 2024). A cucinare il co-cooker Afsaneh Ahmadi che proporrà piatti di questa tradizione millenaria come i kukù sabzi sibzamini, cubetti di frittata con erbe aromatiche, uovo, noci e curcuma, un piatto molto amato e servito in occasione di diverse festività. Oppure il baqali polo ba mahiceh, piatto unico tradizionale con riso in doppia cottura, accompagnato da carne di pecora o stinco di manzo, fave e aneto, sugo al pomodoro. Segue la cena inclusiva del 17 gennaio tra India e Pakistan (anche il 21 febbraio 2024). Dall’aloo ke kebab ovvero le crocchette di patate accompagnate da una salsa di yoghurt, coriandolo e menta, all’aloo palak un curry vegetariano in cui intingere il tradizionale pane naan. In cucina Asma Nawaz.

Il viaggio culinario in Ucraina si terrà invece il 31 gennaio. La co-cooker , supportata dall'Associazione Forum Donne, proporrà i piatti tipici della sua terra: dal boršč, la famosa zuppa a base di barbabietola, ai varenyki ravioli tipici della tradizione familiare ucraina. Ogni appuntamento avrà un costo di 45€ e prevede 4 portate, una bolla di benvenuto, una breve presentazione e introduzione del progetto e delle preparazioni. Quando stare a tavola significa anche dare supporto e fare inclusione. 






Osteria Memà

Via Pietro Crespi, 14 Milano

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