8 miti e stereotipi da sfatare su Milano

Milano non è una città d'arte

Falso. Una delle più grosse bufale su Milano da tempi immemori. Milano ha un patrimonio artistico almeno pari con con quello delle ben più blasonate Venezia, Roma o Firenze. Lo dicono gli esperti, lo dice il numero di turisti annui, lo dice la storia. Lo sapevate che a Palazzo Reale, ogni anno, vengono allestite alcune delle più importanti mostre italiane? Che le Gallerie d'Italia hanno una collezione permanente con capolavori di Hayez, Canova o Boccioni? Che la Biblioteca braidense è una delle più importanti ed estese in Italia, con volumi dal valore inestimabile?

Tutto questo senza menzionare il Cenacolo vinciano, la pinacoteca di Brera, La Scala - unanimemente considerato uno dei più importanti e affascinanti teatri del mondo -, le collezioni del Museo del Duomo, la dimenticatissima Milano romana (sì, Milano aveva un foro, per esempio) o la "Cappella sistina milanese" (San Maurizio al Monastero maggiore, una perla incredibile). Avete mai passeggiato in Galleria Vittorio Emanuele appena restaurata con il naso all'insù, ammirandone fregi e dipinti? O osservato un tramonto dalle guglie della cattedrale? Avete mai sfilato accanto alla Casa del Manzoni (anche museo), visto il complesso degli Omenoni o Necchi Campiglio, o spiato i fenicotteri nella magnifica Villa Invernizzi?

Potremmo continuare all'infinito. Milano è arte. Davvero. Perfino moderna: lo sapevate che il murales più lungo d'Europa è qui? E se non ci credete, prendetevi un week-end da passare in città. Vedrete come il tempo sia pochissimo per ammirare tutto.

Milano è una metropoli enorme e troppo dispersiva

Falso. Che Milano come dimensioni non sia un paesello di campagna è pacifico. Ma forse non tutti sanno che non è nemmeno nei primi 100 Comuni italiani per estensione territoriale: tanto per dare un'idea, l'area comunale di Roma è 10 volte quella di Milano. Entro la Cerchia dei Bastioni si gira a piedi agevolmente, le distanze non sono proibitive. Certo, l'hinterland è vasto, ma la rete di mezzi pubblici meneghina è senza orma di dubbio la più sviluppata ed efficiente d'Italia. Ed entro 3 anni, si spera, si arriverà fino a Linate con la M4. Poi ci sono il bike sharing (con stazioni praticamente ovunque), il car e scooter sharing: tutti modi per azzerare le distanze.

A Milano si sta sempre in coda nel traffico

Falso. Per quanto riguarda il traffico, in Italia c'è chi sta (molto) peggio: secondo il Tom Tom traffic Index 2016, uno degli indici più affidabili ed utilizzati, Milano è al quinto posto, con un congestionamento del 29%. E' battuta da Palermo, Roma, Napoli, perfino Messina. Non solo: in Europa è ben lontana dalle prime posizioni, al 24esimo posto. E tra tutte le grandi aree urbane europee è una di quelle che più ha migliorato le proprie performance, riducendo rispetto all'anno precedente di 4 ore il tempo perso dagli automobilisti incolonnati.

A Milano c'è sempre la nebbia

Falso. Il Duomo immerso in una densa coltre di foschia, come si vede in qualche foto degli anni Cinquanta, è un'immagine romantica, ormai non più attinente all'attualità. Certo capita, ogni tanto, che qualche quartiere periferico si svegli, in fredde mattine d'inverno, nella nebbia: ma è un evento oramai abbastanza raro da far notizia. La verità è che in Pianura Padana la nebbia si è dimezzata negli ultimi 15 anni, come spiega una ricerca dell'Isac-Cnr di Bologna. Gli anticicloni, un tempo più presenti, ora hanno lasciato libero il campo a inverni più piovosi, ventilati e miti. E il nebìun fitto fitto è un ricordo. 

Milano è la città più inquinata d'Italia

Falso (con riserva). O meglio, Milano è inquinata, sì, nella media di tutte le altre città del Nord Italia. E non potrebbe essere altrimenti, essendo geograficamente nel cuore dell'area industriale più produttiva del Paese. Secondo il più recente rapporto di Legambiente (2016) sulla concentrazione di smog, ai primi due posti ci sono Pavia e Vicenza. Inutile girarci intorno, però: sotto la Madonnina l'aria non è di certo salubre come quella delle Alpi. Solo a inizio anno, in assenza di pioggia, sono stati superati abbondantemente i giorni di sforamento dei limiti di Pm10 per quasi due settimane. Area c è servita per ridurre il traffico veicolare nel centro, ma, come prevedibile, non è lo strumento definitivo in grado di abbassare le particelle inquinanti. Le proiezioni sono apocalittiche: entro il 2030, l'hinterland potrebbe essere la zona più inquinata d'Europa. Da qui le idee, chissà se realizzabili o meno, come quella di pagare le persone che si recheranno al lavoro in bicicletta. Staremo a vedere. Di certo, e ne conveniamo, è un problema da affrontare subito. Con poche parole e molti fatti.

A Milano si lavora e basta

Falso. Stereotipo per fortuna sfumato dal tempo, ma che ancora oggi, a volte, riecheggia in discussioni 'da bar'. Certo, Milano è la capitale finanziaria d'Italia, terreno fertile per start-up e affari. Ma anche l'offerta di intrattenimento serale è sterminata: dai musical al teatro di qualità (basta citare quel tempio sacro dell'arte del palcoscenico che è il Piccolo), passando per le discoteche e l'infinita movida in Colonne e sui Navigli. Corso Como, Arco: nomi che non hanno bisogno di presentazioni. 

A Milano la gente è fredda

Falso. La gente è scostante? Di certo per indole non c'è quel senso di 'fratellanza universale' tipico di altre zone d'Italia. Qui siamo d'accordo. I milanesi sono gentili, sì, ma non invadenti, e tendono a farsi gli affari propri. Ma se sono chiamati a dare, danno. Non ci sono classifiche e dati ufficiali su questo. Eppure, il turismo è in vertiginosa crescita e la rete della solidarietà in città, nei confronti di chi ha bisogno, è estesissima: in quanti altri posti è nato un ristorante dove si mangia al prezzo simbolico di 1 euro?

 A Milano solo palazzi e cemento

Falso. Un solo dato: dov'è il parco pubblico votato all'unisono come il più bello d'Italia? A due passi da Milano, ça va sans dire.