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Sì ai pranzi, no alla musica dal vivo: e sul palco del "Blue note" salgono gli artisti in silenzio

Protesta dello storico locale milanese di musica dal vivo. Artisti in silenzio sul palco

Uno spettacolo al Blue note - Foto Paolo Terlizzi da pagina Facebook

Ci saranno gli strumenti. Ci saranno gli artisti. Ci sarà anche la musica, che però sarà registrata. Perché quegli stessi artisti - dura lex, sed lex - dovranno stare fermi e in silenzio. Se la zona gialla ha riparto bar e ristoranti, almeno fino alle 18, non ha ancora regalato un futuro diverso ai teatri, ai cinema e ai locali che offrono musica dal vivo. 

Per questo, per sottolineare quello che per loro è un assurdo paradosso, il Blue note di Milano - storico locale jazz dell'Isola - ha deciso di lanciare per sabato 6 febbraio una sorta di "digiuno della musica". 

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Quel giorno il locale sarà aperto - come previsto proprio dalle restrizioni imposte dalla zona gialla - e potrà effettuare servizio ai tavoli offrendo ai clienti il proprio brunch. I presenti, però, non potranno godersi la musica dal vivo perché gli spettacoli sono vietati. Così dal locale hanno deciso di convocare alcuni musicisti jazz e di farli salire sul palco, dove però resteranno in silenzio. 

"Una riapertura a metà, senza la metà che costituisce la nostra anima", la definiscono dallo stesso locale. "Come pacifica protesta - spiegano dal Blue note - saliranno sul palco alcuni amici artisti, senza suonare ovviamente ma per prendere un aperitivo. Niente strumenti, ma posate e calici. Rispetteremo tutte le regole imposte - concludono - dimostrando che la normativa penalizza, a nostro modo di vedere ingiustamente, alcune categorie di lavoratori ed il nostro pubblico".


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