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Anche a X Factor, su Sky, pubblico in sala a Milano. Il trucco? Figuranti pagati

Mentre i teatri rimangono chiusi, un'altra trasmissione tv ha deroghe

Il pubblico in sala

Non solo Maurizio Costanzo, con tutte le polemiche per il pubblico che ha assistito alla registrazione del programma. Anche X Factor 2020, il talent su Sky, è entrato nel vivo con l’esibizione dei 12 cantanti che hanno superato le selezioni. Lo show è prodotto da Fremantle e i concorrenti sono divisi nelle consuete categorie Under Uomini, Under Donne, Gruppi e Over. Il conduttore Alessandro Cattelan ha aperto la prima puntata dei Live di giovedì 29 ottobre 2020 salutando i giudici Emma Marrone, Hell Raton, Mika e Manuel Agnelli, ma subito i telespettatori sintonizzati su Sky hanno notato la presenza del pubblico nella Sky Wifi Arena - una nuova sala a Rho (Milano) - stridente con i tempi attuali che impongono il distanziamento sociale per arginare il contagio di coronavirus.

Tanti sono stati gli utenti che si sono riversati sui social per chiedere spiegazioni e lamentare un diverso trattamento tra programmi televisivi con platee piene da una parte e cinema e teatri vuoti dall’altra, così la produzione è intervenuta sui social per spiegare che "le persone presenti in sala sono persone assunte appositamente e come tali dispongono delle autorizzazioni necessarie".

L'escamotage per aggirare il Dpcm (Decreto presidente del Consiglio) è molto semplice. In sostanza, si tratta di figuranti, ovvero persone pagate per presenziare allo show, prassi comune in molte trasmissioni tv, sopratutto quelle pomeridiane e quotidiane. Come se fossero attori parte delleo show. "Il pubblico presente a X Factor 2020 segue tutti i protocolli previsti dalle norme: distanziamento, mascherine e tampone prima di accedere al teatro. Il numero dei presenti rientra nella capienza prevista dalle disposizioni attuali", ha spiegato la produzione.

Ma questo non è bastato per placare le polemiche. Esattamente come per il Maurizio Costanzo Show registrato a Roma - persone con mascherine abbassate divise da (inutili) plexiglass - in moltissimi criticano la scelta della produzione di mettere pubblico in sala. Questo in un momento durissimo in cui esercenti di cinema e teatri, con migliaia di lavoratori, hanno serrande abbassate e non possono aprire, perdendo ingenti incassi. Tra i commenti su Twitter più gettonati, @SimonaB26806216 scrive: "Il problema non è il numero degli spettatori. Il problema è che: "Sono sospesi gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto", quindi no, non state rispettando le disposizioni attuali". E ancora: "Se è un pubblico di figuranti e non un vero pubblico poteva tranquillamente non esserci. Che se è vero pubblico fatto entrare pagandolo e tamponandolo è un escamotage un po’ triste e irrispettoso dei lavoratori dello spettacolo a casa" (@AtCsCorner).


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