L'opera di street art che promuove l'accoglienza di profughi a Milano
L'autrice è Cristina Donati Meyer. È lei stessa a spiegare il significato dell'immagine sui social
Una donna che indossa il velo e tra le braccia tiene un bambino. E poi la scritta didascalica: “Siamo tutti cittadini del mondo, No frontiere, No borders”. È l'opera di street art comparsa in via della Chiusa 8, in zona Ticinese a Milano. L'autrice è Cristina Donati Meyer.
Lei stessa spiega sui suoi social il significato del suo lavoro: "La guerriglia in corso tra Italia e Francia che coinvolge anche altri paesi europei, si svolge tutta sulla pelle di naufraghi e potenziali profughi, ridotti a numeri, carne da macello e etichettati come clandestini. Che Paese, ma soprattutto che continente è, quello abitato da decine di milioni di persone che non vuole accogliere qualche migliaio di donne, bambini e disperati che fuggono da guerre e cambiamenti climatici?".
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