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Milano corre verso il cielo: ecco tutti i grattacieli che cambieranno lo skyline

Nei prossimi 10 anni Milano cambierà radicalmente il proprio volto anche grazie a 13 miliardi di investimenti immobiliari. Ecco la "mappa" con tutti i cantieri

A Milano non si costruisce ma si corre verso il cielo. In dieci anni la città è cresciuta verso l'alto cambiando volto e trasformandosi da una grigia metropoli della pianura padana a un "Place to be". Una realtà in cui vivere è bello. E sembra essere passata un'era geologica dal 2008 quando ItaliaOggi confinava la città al 31esimo posto per "qualità della vita". Risultato? Investimenti immobiliari alle stelle e così i prezzi delle case.

E se i progetti urbanistici che hanno (ri)lanciato Milano stanno per arrivare a conclusione — mancano solo pochi tasselli per completare Citylife e Porta Nuova — gli esperti del settore (leggasi ) prevedono che una valanga di soldi si riverserà tra piazza Duomo e Mind. "Arriveranno 13 miliardi di investimenti immobiliari nei prossimi dieci anni" ha dichiarato a fine 2019 il sindaco Beppe Sala.

E i dati sono dalla sua dato che il rapporto 2019 dell'istituto, stilato insieme a Risanamento, ha incoronato la città come "la metropoli che brillerà più delle altre capitali europee per capacità di attrarre nuovi capitali nel settore immobiliare, posizionandosi al primo posto per investimenti". Dietro a Milano, nel decennio 2019-2029, ci saranno solo Monaco (10,8 miliardi), Amsterdam (10,2 miliardi), Stoccolma (9,5), Dublino (9,1) e Madrid (8,7).

Sempre secondo lo studio di Scenari Immobiliari, Milano (nel 2018) si è posizionata al primo posto tra le capitali europee anche per capacità di attrarre investimenti immobiliari dall’estero: con circa il 48 per cento dei capitali complessivi concentrati nelle operazioni real estate di player internazionali. Milano ha dimostrato di essere più attrattiva di Monaco e Barcellona (40%), e ben distanziata da Madrid (30%), Amsterdam (27%), Bruxelles e Vienna (20%).

Pioggia di soldi, cantieri ovunque. Una manna per gli Umarell che avranno solo l'imbarazzo della scelta. Tornando a tematiche più concrete: quali saranno i grattacieli che da qui a breve cambieranno lo skyline di Milano? ...Procediamo con ordine.

Tutti i cantieri che cambieranno lo skyline della città

Citylife, in Piazza Tre Torri spunta il quarto edificio

Non ci sarà un nuovo grattacielo a Piazza Tre Torri a Milano, cuore di CityLife, ma un grande portico coperto che collega due edifici e fa da "porta d'ingresso" alla zona di via Domodossola. L'edificio, presentato a novembre 2019, si svilupperà su una superficie di oltre 53mila metri quadri per una lunghezza di oltre 200 metri. In cima ai palazzi poi ci saranno terrazze adibite a spazi polifunzionali, da cui sarà possibile ammirare uno splendido panorama. Il progetto è stato realizzato dallo studio Big-Bjarke Ingels Group.

La scheggia di Vetro: ecco Gioia 22

Tra le torri che andranno a cambiare lo Skyline di Milano ci sarà Gioia22: la "Scheggia di vetro" che sta sorgendo sulle ceneri dell'ex palazzo dell'Inps. Il progetto fa parte del progetto di riqualificazione di Porta Nuova. Si tratta di una torre di 26 piani alta 120 metri con una superficie lorda di oltre 68mila metri quadrati. Il complesso, realizzato da Coima, dovrebbe esser terminato entro la fine del 2020. Tra le caratteristiche che lo contraddistinguono ci sono anche i mega pannelli fotovoltaici sulla superficie: 6mila metri quadri che, secondo i progettisti, ridurranno il fabbisogno energetico del 75% rispetto alle più recenti torri direzionali presenti a Milano.

"L’originale forma della torre rappresenta il risultato della confluenza di due tessuti urbani e al tempo stesso la risposta all’esigenza di ottimizzazione della luce e dell’energia solare — aveva dichiarato l'architetto Gregg Jones che ha progettato l'edificio —. La combinazione di questi due fattori ha determinato la singolarità di una forma dinamica in grado di esprimere in modo autentico la sua particolare collocazione nello skyline milanese".

Poco più in là, in via Gioia 20, invece, sorgerà un nuovo complesso al posto di un parcheggio che Coima ha acquistato dal comune per 78,9 milioni di euro. Sarà un edificio adibito a uffici disegnato dallo studio Antonio Citterio Patricia Viel.

Il Nido Verticale, la Torre Unipol Sai

Sempre all'interno del progetto di riqualificazione di Porta Nuova c'è il progetto di Nido Verticale: il grattacielo progettato dallo studio Mario Cucinella Architects.

L’edificio si sviluppa su 22 piani fuori terra – e 3 interrati – per un’altezza di circa 100 metri e una superficie totale di 35.000 metri quadrati. La facciata, rappresentata da una geometria a rete "è metafora del sistema a rete delle relazioni ed è elemento fondamentale per la costruzione dell’immagine naturale dell’edificio", si legge sul sito degli architetti.

Realizzata in acciaio, legno e vetro, la torre ospiterà spazi commerciali, un grande auditorium di oltre 270 posti, gli uffici e, in copertura, una serra-giardino panoramica con un’area dedicata a ospitare eventi pubblici e culturali.

Dal tempio del calciomercato a The Edge

Non è un vero e proprio grattacielo. Ma The Edge cambierà il volto di viale Luigi Sturzo (proprio davanti alla stazione ferroviaria di Milano Porta Garibaldi). Si tratta di un complesso di tre edifici che sorgerà proprio nello stesso spazio in cui sorgeva l'ex Ata Hotel, il cuore del calcio mercato milanese.

In totale saranno tre edifici — Sturzo, D'Azeglio e Tocqueville (dieci, sette e cinque piani) — per un totale di oltre 22mila e 600 metri quadrati di uffici.

Giardini d'inverno

Sono pressoché terminati, invece, i lavori di Giardini d'inverno: la nuova torre di via Giovanni Battista Pirelli. L'edificio si compone di una torre a tre moduli di 15 piani sotto la quale si svilupperanno sei piani interrati. In numeri: 13mila metri quadrati da destinare al commercio e 127 appartamenti che verranno venduti a 7.500 euro. Il tratto distintivo? Le serre sulle terrazze, che ricordano vagamente il Bosco Verticale, ma anche le terrazze in cima all'edificio che saranno destinate a spazi verdi. Non solo: al quinto piano verrà realizzata una zona benessere con palestra e spa, oltre a una piscina panoramica.

Nuova vita per il "Pirellino"

Non è ancora chiaro, invece, quale sarà il futuro del Pirellino. Sei studi di architettura si stanno contendendo il grattacielo di via Pirelli che il Comune di Milano ha venduto a Coima dopo un'asta arrivata a 193 milioni di euro. Tra gli studi ci sono l'italiano Vittorio Grassi e "l'accoppiata" tra Stefano Boeri e l'americano Diller Scofidio. Concorrono anche Wilmotte (Francia), Heatherwick (Regno Unito), David Chipperfield (Regno Unito) e 3xn (Danimarca).

Il progetto comprenderà anche l'utilizzo delle aree pubbliche intorno al Pirellino, considerando tutto l'asse di via Melchiorre Gioia e l'estensione della biblioteca degli alberi. I sei studi sono stati selezionati a partire da una prima fase a cui hanno partecipato 359 studi di architettura e ingegneria, riuniti in 70 raggruppamenti, da tutto il mondo. Il progetto definitivo dovrebbe arrivare a maggio.

La nuova sede di Saipem a Santa Giulia

Il colosso che realizza infrastrutture per il settore petrolifero sta per traslocare e lasciare San Donato: prenderà casa a Milano dove verranno costruiti Spark One e Two, entrambi progettati dallo studio CMR - Massimo Roj Architects per InTown e LendLease. Due maxi edifici che occuperanno 50mila metri quadri di uffici.

Stadio di San Siro

Non cambierà lo skyline di Milano ma il nuovo Stadio di San Siro cambierà il volto della città. Non è ancora chiaro come apparirà il nuovo Meazza l'unica certezza (quasi granitica) è che lo stadio  porterà con sé anche altri palazzi attorno ai quali ruoterà il business di Inter e Milan.

Il grattacielo di A2a

Nell'ex Scalo ferroviario di Porta Romana, invece, dovrebbe sorgere la nuova sede di A2A, colosso dell'energia. Il progetto non è stato presentato ufficialmente ma secondo quanto trapelato si tratterebbe di un grattacielo moderno, una torre, che dovrebbe aggirarsi tra i 130 e i 150 metri.

La Milano del futuro e gli scali ferroviari

Allargando l'obiettivo su tutta Milano, invece, saranno gli scali ferroviari a cambiare il volto della città (e non solo lo skyline). Per il momento non c'è nessun progetto ma solo tante idee.

Il primo scalo che verrà terminato, comunque, sarà quello di Porta Romana dove verrà costruito il villaggio olimpico. Villaggio che al termine dei giochi del 2026 darà un tetto a 1.260 studenti.