Attualità

I residenti che non vogliono la nuova strada: "Sarà come una tangenziale"

Le proteste del comitato di residenti in via San Mamete e via Trasimeno per la bretella che sarà tracciata parallelamente alla metrotranvia e collegherà Adriano con Cascina Gobba: "Dov'è l'approccio ecologico?"

Repertorio (Wikipedia)

È polemica, nel quadrante nord-est della periferia milanese, per la nuova strada finanziata con fondi del Comune di Milano, che verrebbe realizzata insieme al prolungamento della metrotranvia 7 e della relativa strada ciclopedonale. Un comitato di residenti tra via Trasimeno e via San Mamete sta opponendosi a questa opera pubblica: "Secondo il progetto - affermano - la nuova strada collegherà direttamente il quartiere Adriano al nodo ad alto traffico di Cascina Gobba, via Palmanova e via Padova. In pratica, una nuova bretella della tangenziale, con immissione diretta nel quartiere Adriano".

Non è tutto. I residenti fanno anche notare che la nuova strada e la metrotranvia passeranno sotto un elettrodotto ad alta tensione. "L'interramento, contrariamente a quanto preannunciato, non è stato preso nemmeno in considerazione dai progettisti", scrivono in una nota. Il mancato interramento "perpetua una fonte d'inquinamento ambientale e pregiudica uno sviluppo il più possibile armonico del progetto perché riduce il terreno a disposizione per sviluppare tram, strada e pista ciclabile, attaccate l'una all'altra". E la conseguenza sarà che le strade di via Trasimeno e via San Mamete si troveranno direttamente affacciate alla strada (che, come si diceva, si prevede sarà molto trafficata).

Se la metrotranvia sarà finanziata coi fondi del Pnrr, non così per la strada, che, come detto, verrà invece finanziata con fondi comunali. "Ma, nel corso degli anni, ai cittadini milanesi era stato promesso un approccio ecologico e sostenibile di qualsiasi sviluppo urbano. Ancora adesso si promette una minor consumo di suolo, ma le attuali proposte sembrano contraddire quest'impegno", commentano i residenti.


Si parla di