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Il Bikemi di Milano evolve e diventa più smart: sparisce (quasi) la tessera, matura l'app

L'applicazione sarà la chiave per sbloccare le biciclette dalla rastrelliera. Ecco come funziona

Stazione del Bikemi in Piazza Duomo

Le bici rimangono le stesse, le stazioni anche ma diventa più smart il BikeMi, il servizio di bike-sharing del comune di Milano. Tutto merito della nuova app che, in un certo senso, diventa lo strumento principale per accedere al servizio: permette di prelevare le bici senza necessariamente utilizzare la tessera, che comunque rimane attiva.

Non solo, sempre attraverso l'applicazione è stata attivato un sistema di messaggistica istantanea per ricevere supporto e assistenza da parte del supporto clienti. Il nuovo sistema è stato sviluppato in collaborazione con Urban Sharing, unasoftware house specializzata in sharing mobility.

"Siamo alla fine dell'inverno e in questi mesi la media giornaliera di biciclette che hanno percorso la tratta ciclabile Oberdan/Buenos Aires si è attestata su circa 5.000 ciclisti — ha spiegato in una nota Marco Granelli, Assessore alla Mobilità — segno che le due ruote sono oggi un mezzo di trasporto quotidiano per andare al lavoro, a scuola o fare commissioni. BikeMi è da tempo un alleato efficiente di queste abitudini: flessibile, veloce, ben distribuito e da oggi dotato di un sistema tecnologico che ne semplifica ancora di più l'utilizzo".

Bikemi: i numeri

BikeMi è presente in città dal 2008 con 320 stazioni e una flotta che comprende 4.280 biciclette a pedalata muscolare e 1.150 a pedalata assistita, di cui 150 dotate di seggiolino per bambini. È da sempre considerato un servizio indispensabile perché perfettamente integrato nella rete di trasporto pubblico della città.


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