Attualità

Perché ci sarà una nave rovesciata in Darsena (con braccia che affiorano)

L'installazione artistica voluta dal Municipio 6 di Milano per commemorare la strage di migranti di 10 anni fa a Lampedusa

Uno sbarco a Lampedusa a settembre 2023 (Fabiano/LaPresse)

La chiglia di una nave rovesciata, 368 crisantemi e braccia che emergono. È l'installazione artistica che verrà esposta in Darsena, a Milano, dal 30 settembre all'8 ottobre per ricordare la strage di Lampedusa nel decennale della tragedia, in cui morirono 368 migranti. L'iniziativa è stata voluta dal Municipio 6 di Milano per commemorare i morti e sensibilizzare i cittadini sul tema.

"Le braccia che affiorano dall'acqua danno un messaggio crudo ma vero", dichiara il presidente del Municipio 6, Santo Minniti: "Una scena che siamo tristemente abituati a vedere nelle immagini che quotidianamente arrivano dal Mediterraneo e che ci trasmette un dovere: tendere la mano, perché le braccia che affiorano dall'acqua sono persone che lottano per la propria vita, uomini, donne e bambini che l'indifferenza e le misure ideologiche contro i salvataggi in mare rischiano di trasformare in corpi morti, a riempire quell'enorme cimitero che è ormai il mar Mediterraneo".

L'opera è stata prodotta e realizzata da Kinetic Vibe con il contributo dell'artista italo-argentino Emiliano Rubinacci, dell'art director Beppe 'Treccia' Iavicoli, del designer Matteo Rossi e del calligrafico Giuseppe 'Gep' Caserta. Attraverso l'installazione, si raccontano l’inarrestabile forza del mare, le speranze distrutte di chi prova a raggiungere questa parte del mondo, le vite distrutte di chi non ce la fa. Mani di adulti e bambini che chiedono aiuto a tutti noi e che si aggrappano alla possibilità di una vita migliore.

"Con quest’opera condividiamo le emozioni della tragedia umana e sociale che stiamo tristemente ancora vivendo, affinché nessuno si possa voltare dall’altra parte", dichiara l'art director Iavicoli: "Il luogo icona dell’avanguardia milanese della Darsena deve ricordare che ognuno di noi è chiamato in causa. L’opera dona al Municipio 6 e alla città di Milano la memoria, affinché le generazioni future condividano umanità e responsabilità verso gli esseri umani ricchi solo di speranza".

L'inaugurazione è prevista per sabato 30 settembre alle tre e mezza di pomeriggio nei pressi dell'associazione Marinai d'Italia. Tra gli ospiti, oltre ai rappresentanti istituzionali, spicca la presenza di don Gino Rigoldi.


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