Attualità

Studenti al gelo: "Classi con 10 gradi"

Protesta degli studenti di tre scuole a Cimiano, venerdì mattina. Tra le lamentele anche impianti che perdono, aule non illuminate e maniglie rotte

La manifestazione degli studenti (foto Jamba)

Classi al freddo, con temperature scese fino a 10 gradi. E poi tetti che crollano, piastrelle che si staccano dai muri, porte scardinate, laboratori non sicuri, perdite all'impianto di riscaldamento. Succede al comprensorio tra via don Calabria e via Crescenzago (a Cimiano) che ospita le scuole Molinari (istituto tecnico tecnologico) e Maxwell (istituto tecnico industriale), nonché la succursale dell'alberghiero Vespucci. 

Per protestare contro questa situazione, venerdì mattina gli studenti dei tre istituti hanno manifestato davanti al plesso scolastico dalle 8 del mattino in avanti, con striscioni che recitavano slogan come "Non siamo pinguini" e "Dov'è la Città?", inteso come Città metropolitana, che ha competenza per l'edilizia scolastica.

"Sono giorni, settimane, anni che veniamo accolti a scuola da spazi non sicuri", si legge in un comunicato dei rappresentanti del Maxwell, del Molinari e del Vespucci: "Gli studenti devono essere messi nelle condizioni di poter imparare tranquillamente e non essere obbligati a indossare giacche o addirittura coperte per il tanto freddo. La scuola è alla base del futuro di domani, bisogna investire su di noi e su questo spazio che tanto ci può dare". Dopo varie segnalazioni da parte delle dirigenze, gli studenti hanno scelto di manifestare per invitare la Città metropolitana a intervenire e risolvere i problemi del plesso.

Struttura fatiscente

Il rappresentante del Vespucci racconta che, negli anni, "la dirigenza è andata incontro alle esigenze" degli studenti, cercando di spostare i gruppi dalle aule fredde a quelle più calde disponibili. "Ci ritroviamo con porte pericolanti, senza maniglie e serrature sia nelle classi sia nei bagni", continua: "Alcuni locali non sono illuminati a sufficienza a causa dei neon fulminati e non sostituiti". Problemi più volte segnalati, sia dagli studenti sia dalla dirigenza della scuola. "Chiediamo soprattutto di considerare noi studenti, studentesse e la scuola una priorità. Siamo il presente e il futuro di questo paese, lasciateci l'opportunità di crescere, di realizzarci", conclude il rappresentante del Vespucci.


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