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"Vietato respirare": a Milano la protesta contro lo smog

Presidio in largo Cairoli per chiedere a comune e regione vere misure anti smog

Uno scatto dal presidio - Foto Stefano Porta - Lapresse

Una sola richiesta: pensare all'aria. Come scritto su tanti cartelli esposti da mamme e papà per chiedere che i loro figli respirino "aria pulita". In circa 300 (secondo gli organizzatori) hanno partecipato al presidio in largo Cairoli - "Vietato respirare" - per dire che a Milano "non si respira, si pensa solo agli affari e non alla salute" e che servono misure urgenti per combattere l'inquinamento perché l'aria pulita è un diritto. La manifestazione è stata organizzata da diverse associazioni come Genitori Antismog, Movimento Beni Comuni Milano, Legambiente, Massa Marmocchi - in bici a scuola, Sai che puoi?, Ultima Generazione ed Extinction Ribellione alla quale hanno partecipato anche gruppi politici, da Europa Verde, al Movimento Cinque Stelle e il Pd. 

"Genitori AntiSmog è nata nel 2001 da un gruppo di genitori che protestavano contro il consiglio di tenere in casa i bambini per difenderli dalle concentrazioni di inquinanti nei giorni di ripetuto sforamento delle soglie. - ha spiegato il presidente dell'associazione Simone Pantalei, come riporta Mianews -. Oggi, dopo 22 anni, i consigli sono gli stessi e siamo di nuovo in piazza. Sono padre di 4 bambini, viviamo a Milano in zona periferica. Tutti gli spostamenti li facciamo in bicicletta. Abbiamo richieste sia per il Comune che per la Regione. Chiediamo di iniziare politiche di medio e lungo termine per risolvere questo problema della Pianura Padana. È incredibile che la Regione abbia ottenuto dall'Unione europea una proroga di 10 anni per lo sforamento degli obiettivi di qualità dell'aria. Come genitori siamo preoccupatissimi. L’amministrazione milanese anche deve fare il suo: bisogna investire in alternative per non usare i mezzi privati inquinanti, investire nel trasporto pubblico”. 

La responsabilità del sindaco sulla salute collettiva viene sottolineata anche da Vittorio Agnoletto di Medicina democratica: “Secondo la legge sanitaria regionale il responsabile ultimo della nostra salute è il sindaco. È lui che deve intervenire sul trasporto. Inoltre i dati sull’inquinamento in periferia dicono che sono il 60% in più rispetto al centro. Dobbiamo costruire dei quartieri dove ci sono tutti i servizi e le persone non devono spostarsi, hanno tutto a portata di mano, come sta avvenendo a Parigi. A Milano al contrario c’è una forte discriminante sociale". 

Un appello contro il consumo di suolo è arrivato da Adriana Berra di Facciamo l'appello, un raggruppamento di 70 associazioni che si battono contro la cementificazione eccessiva. "L’assessore comunale all'Ambiente Elena Grandi vuole introdurre nel Pgt una riduzione di suolo del 5% ma secondo i dati del 2021-2022 a Milano c’è stato un più 24% di consumo di suolo. Questo meno 5% è inutile perché si applica all’aumento di suolo che non avrebbe dovuto esserci. Prima di permettere di costruire altro, il Comune dovrebbe mappare tutto il costruito e riusarlo", le sue parole. "Questa manifestazione è nata quando ci sono stati 13 giorni di smog – ha sottolineato il consigliere comunale dei Carlo Monguzzi, durante il suo intervento pubblico -. I cittadini vanno informati, vanno date le indicazioni sanitarie. A Milano il problema principale si chiama traffico, in Regione il problema sono gli allevamenti intensivi. I dati di polveri sottili sono la testimonianza che i provvedimenti presi non funzionano: Area B e C sono sacre ma non funzionano perché non fermano le auto in entrata. E lo stesso vale per la chiusura del Quadrilatero della Moda: le auto entrano lo stesso ma la novità è che per trovare parcheggio possono avere 45 minuti secondo l’assessore alla Mobilità Arianna Censi, 20 minuti secondo il sindaco Giuseppe Sala. Dobbiamo pretendere serietà e provvedimenti concreti". 

Interventi a livello regionale sono chiesti dal segretario del Pd milanese Alessandro Capelli: “Noi pensiamo che il diritto alla salute sia un valore da rispettare sempre, soprattutto in una Regione che spesso fa molto fatica a rendersene conto. Sappiamo che la qualità dell’aria che respiriamo è fondamentale per la nostra salute. Ci sembra necessario in ogni posto in cui si chiede di fare qualcosa. Credo che dobbiamo essere fieri di quello che ha fatto il centrosinistra a Milano in termini di sviluppo e politiche per migliorare la qualità dell’aria. Ma ora chiediamo che anche la Regione faccia la sua parte. Basta guardare le mappe e ci si rende conto che è tutta la pianura padana a essere inquinata e noi su questo abbiamo bisogno di politiche che investono sulla mobilità, che aiutino la città metropolitana a integrarsi, di politiche serie".


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