Attualità

Fumo all'aperto in tavolini e dehors dei locali: Milano prepara campagna "smoking free"

Presentato un ordine del giorno di maggioranza a Palazzo Marino

C'è già un nuovo fronte di battaglia nella guerra al fumo che il Comune di Milano sembra avere intrapreso: ora il contendere si sposta nei dehors dei locali. Gli spazi all'aperto con i tavolini, alcuni dei quali finora pssono essere attrezzati per consentire il fumo. Ma in questo caso non si parla di divieto. E' di poche settimane fa l'approvazione del Regolamento per la qualità dell'aria, che prepara il più corposo Piano Aria Clima, che contiene anche il divieto di fumo, dal 2021, in alcuni luoghi all'aperto (tra cui parchi, cimiteri, aree cani, aree gioco, pensiline dei mezzi di superficie) a meno di non trovarsi a dieci metri di distanza da altri. 

Ora si passa ai dehors e in generale ai tavoli all'aperto dei locali, bar e ristoranti. L'idea è quella di promuovere una campagna "smoking free" per i locali, che potrebbero apporre un apposito bollino in caso di adesione. E' contenuta in un ordine del giorno della maggioranza di centrosinistra, già depositato. Non si tratterebbe dunque di un provvedimeno imminente: il documento dovrà essere discusso e approvato in consiglio comunale come "invito" alla giunta ad occuparsene dopo l'emergenza Coronavirus, quindi non prima di qualche mese. 

Alcuni settori della maggioranza avevano intenzioni più dure. E' il caso di Carlo Monguzzi (Pd), che avrebbe preferito un divieto di fumo all'aperto nei locali. Lo stesso consigliere che non aveva apprezzato la "linea morbida" nei parchi, con la possibilità di fumare ad almeno dieci metri di distanza dagli altrri. Anche in quel caso Monguzzi avrebbe preferito il divieto tout court. Ma si è dovuto mediare. Allora come ora.


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