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Flash mob nelle università: "Fermiamo bombe e manganelli"

A organizzare la protesta i giovani di 'Cambiare rotta' dopo gli scontri tra manifestanti e forze dell'ordine a Pisa, Catania e Firenze

Le immagini di 'Cambiare rotta'

Un flash mob nelle università milanesi per “condannare la repressione che negli ultimi giorni ha violentemente colpito gli studenti di Pisa, Firenze e Catania”. A organizzarlo, e a spiegarne le ragioni, il collettivo ‘Cambiare rotta’ di Milano. Le manifestazioni sono avvenute oggi, 1° marzo, prima alla Statale e poi in Bicocca.

“Abbiamo puntato il dito contro questa stretta repressiva, l’unica modalità che questa classe dirigente riesce a mettere in campo per far fronte a un crescente dissenso e all’esasperarsi di tutte le contraddizioni di questo sistema”, si legge sui social del gruppo. La protesta per ‘ribellarsi’ all’approccio utilizzato dalle forze dell’ordine contro chi manifestava contro quanto sta accadendo a Gaza. 

I giovani di ‘Cambiare rotta’ hanno spiegato che la stretta repressiva di cui parlano “non ci è nuova” e che “riguarda l’intera classe politica: dal governo reazionari di Meloni, passando per il centrodestra, fino ad arrivare al centrosinistra, che ha spianato la strada alle politiche securitarie e repressive e che insieme alla maggioranza sostiene senza se e senza ma il genocidio del popolo palestinese e le politiche imperialiste del blocco euroatlantico”. 

Gli attivisti hanno affisso nei due atenei striscioni con diversi slogan. “Dalle università fermiamo bombe e manganelli”, “Contro molestie, ricatti e umiliazioni: vittime mai”. Il collettivo dà appuntamento a domenica quando si terrà un nuovo corteo per la Palestina. Punto di incontro, alle 15, in piazza San Babila. Poi il corteo arriverà fino a piazza Duca d’Aosta.


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