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Cos'è questo progetto Dropcity per i magazzini sotto la Stazione Centrale

La rigenerazione urbana che coinvolge i Magazzini Raccordati di via Sammartini

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La zona della Stazione Centrale di Milano cambierà radicalmente. Tra i diversi progetti in ballo ce n'è uno di rigenerazione urbana che coinvolge i Magazzini Raccordati di via Sammartini, a Milano, e si estende su 10mila mq, interamente dedicati al rilancio dell'area e alla valorizzazione del settore dell'architettura e del design. Si chiama 'Dropcity' il progetto ideato da Andrea Caputo, con il supporto di Grandi Stazioni Retail e Nhood, che sarà attivo nel 2024 grazie a un investimento complessivo di 16 milioni di euro da parte di Nhood.

La presentazione dell’intervento si è svolta mercoledì mattina, alla presenza dell’amministrazione comunale, di Alberto Baldan, amministratore delegato di Grandi Stazioni Retail, dell’architetto Andrea Caputo, ideatore e co-founder Dropcity, e di Marco Balducci, amministratore delegato Nhood Italy.  Co-working per architetti e designer, spazi di ristorazione, ma soprattutto servizi di interesse pubblico come una Biblioteca dei Materiali, Spazi didattico-espositivi e Laboratori di Fabbricazione Digitale che, grazie ad un accordo con l’amministrazione comunale, saranno aperti al pubblico in alcuni giorni della settimana o messi a disposizione, non solo dei professionisti del settore, ma anche di studenti e studentesse a prezzi calmierati. 

Milano è una città piena di architetti

Solo a Milano città esercitano la professione circa 12mila architetti, mentre sono 15mila gli studenti iscritti a istituti pubblici o privati. L’obiettivo è quello di mettere a sistema il loro potenziale per un modello di quartiere inedito: un luogo dove svolgere la professione, esercitare attività di ricerca, sperimentare nuovi materiali e tecnologie, approfondire la didattica e potenziare il dibattito sull’architettura contemporanea in città.

Il progetto complessivo presentato da Grandi Stazioni Retail, cui si è aggiunto Nhood Services Italy, azienda specializzata in interventi di riqualificazione urbana, che prevede il recupero architettonico attraverso un intervento di risanamento conservativo degli ex depositi ferroviari degli anni Trenta di via Sammartini per circa 10mila mq di superficie suddivisi in 28 tunnel, nel rispetto del vincolo di tutela e dell’autorizzazione rilasciata dalla Soprintendenza, è stato approvato dalla Giunta comunale nel settembre scorso. Prevista anche, da concordare con il Comune, la riqualificazione di via Sammartini, che avverrà con la modalità dello scomputo (per un ammontare stimato di circa 1 milione di euro) a carico del Soggetto attuatore. Il progetto sarà attivo dal 2024. 

Come saranno divisi gli spazi di Dropcity

Il modello di sviluppo prevede la compresenza di attività distinte ma complementari, quali co-working (circa 4mila mq), laboratori (2.700 mq) che consentiranno l’utilizzo di macchinari e materiali innovativi oltre a strumenti di stampa 3D, spazi didattico-espositivi (quasi 1.300 mq) e servizi in grado di catalizzare l’attenzione anche durante eventi temporanei, come la Milano Design week.  Inoltre, nei Magazzini riqualificati troverà spazio una materioteca e una biblioteca con libri e riviste specializzate, accessibile anche al quartiere. 

‘Drop City’ segna un importante passo nell’ampio piano di riqualificazione che sta interessando l’area della Stazione Centrale e che ha già visto, in piazza Luigi Di Savoia, la realizzazione del Giardino delle bambine e dei bambini di tutto il mondo, l'ampliamento dei marciapiedi e l’apertura di alcune attività commerciali; in piazza IV Novembre, l’arrivo del Mercato Centrale; in piazza Duca D’Aosta, la riqualificazione nell’ambito del progetto SeminiAmo. Senza dimenticare il progetto Mi.C, svelato poche settimane fa, che consentirà di riordinare e razionalizzare un altro tratto di piazza Luigi di Savoia, nell’ambito della ristrutturazione dell’ex hotel Michelangelo.


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