Coronavirus

Milano ostaggio dei no green pass, Sala: "Incontrollabili, la polizia può solo caricare"

Il sindaco: "È frustrante. La polizia può solo caricarli, cosa che il prefetto non intende fare"

Il corteo di sabato a Milano

"È frustrante". "Sono incontrollabili". Musica e testo di Beppe Sala, sindaco di Milano, che lunedì mattina ha parlato così dei no green pass, gli attivisti contro la certificazione verde anti covid che da ormai 14 sabati consecutivi bloccano il capoluogo meneghino con manifestazioni e cortei non preavvisati e tecnicamente non autorizzati. 

Le denunce, gli arresti e le indagini di polizia e procura - al momento sono circa 300 gli indagati totali - non sembrano fermare l'onda dei manifestanti, che anche sabato scorso hanno paralizzato la città partendo poco dopo le 17 da piazza Fontana e terminando il corteo in Duomo verso le 22 dopo aver percorso chilometri e chilometri. 

In corteo ex Br e nazisti

"Questi adesso sono contro i green pass in particolare, non è un tema della vaccinazione. Il punto qual è? Non rispettano la regola d'ingaggio basilare delle manifestazioni che è si concorda il percorso", ha detto il primo cittadino parlando a "L'aria che tira" su La7. "A questo punto diventano incontrollabili. La polizia che può fare? Può fare una sola cosa - ha proseguito Sala -. Può caricarli. Cosa che ovviemanete, io capisco, il prefetto non intende fare". 

"È veramente frustrante. Io passo il sabato pomeriggio a osservare da lontano quello che succede ma ti senti frustrato. Ne parlavo stamattina col prefetto, è difficile ad oggi trovare una soluzione", ha ammesso il sindaco, spiegando che servirebbero molti più agenti e carabinieri. "C'è solo una via - ha concluso Sala -. Isolarli, ma sono talmente tanti". 

Sulla stessa lunghezza d'onda anche Luca Bernardo, consigliere comunale ed ex sfidante di Sala per la poltrona di palazzo Marino. "Se manifestare è un diritto, rispettare la libertà di tutti è un dovere. I cortei che si susseguono ormai ogni sabato stanno di fatto paralizzando Milano, le attività commerciali e la vita dei cittadini, già tutti provati dalla pandemia. Non si può solo sperare che non ci siano più tensioni, bisogna dissiparle subito", ha auspicato l'esponente del centrodestra. 

"Occorre immediatamente definire una campagna d'informazione sulla necessità del vaccino per la tutela della salute di tutti. È non più rinviabile l'esigenza di far capire che il nemico è il covid, non il vaccino". E comunque, ha concluso, "la violenza non è accettabile ed è sempre patologica". 


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