Coronavirus

Bollettino coronavirus Milano e Lombardia: altri 56 morti, calano ricoveri

Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 7.143 persone affette da SarsCov2, 36 in meno rispetto a ieri

Immagine repertorio

Non si ferma la lotta al coronavirus in Lombardia. Nella giornata di lunedì 7 dicembre sono stati accertati altri 1.562 casi in tutta la Regione (a fronte di 16757 tamponi); il rapporto fra tamponi effettuati e i nuovi positivi è del 9.32 %. Tra Milano e hinterland sono state trovate altre 441 persone positive al virus. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile attraverso il consueto bollettino.

Tra decessi e pazienti guariti ora sono 781 le persone con gravi insufficienze respiratorie ricoverate nelle terapie intensive degli ospedali regionali (ventisei in meno di ieri). In una sola giornata i posti letto occupati dai pazienti meno gravi sono diminuiti di 10 unità per un totale di 6.362. Negli ospedali della Regione ci sono in tutto 7.143 persone affette da SarsCov2 (36 in meno rispetto a ieri).

Le persone che si sono negativizzate nelle scorse 24 ore sono 1.885 ; in totale i lombardi che sono guarite dal covid sono 289.706. Si allunga la scia di morte provocata dal virus. In una sola giornata ha ucciso altre 56 persone; il totale (ufficiale) è arrivato a quota 23.080.

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Se il trend epidemiologico dei giorni scorsi dovesse essere confermato, la Lombardia potrebbe entrare in zona gialla già tra venerdì 11 e sabato 12 dicembre. Per i cittadini, in quel caso si prospetterebbe un allentamento dei divieti e delle restrizioni imposti per fermare la seconda ondata di contagi. 

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Per le feste natalizie, però,  saranno in vigore le regole - più restrittive - imposte dal cosiddetto Dpcm Natale. In particolare, dal 21 dicembre fino al 6 gennaio gli spostamenti tra Regioni saranno nuovamente vietati, compresi quelli per raggiungere le seconde case. Il 25 e 26 dicembre e il 1° gennaio, poi, saranno proibiti anche gli spostamenti tra comuni e ci si potrà muovere fuori da quello di residenza solo per comprovate esigenze di lavoro, salute e necessità, oltre che per raggiungere residenza, domicilio o un'abitazione dove si vive con una certa continuità.

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