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La Regione Lombardia non tutelerà la brughiera intorno a Malpensa

Per la giunta, l'area è già tutelata dal Parco del Ticino, che però era uno dei soggetti che chiedevano l'istituzione di un sito speciale. Palestra (Patto Civico): "Incredula e delusa"

Malpensa (LaPresse)

A Malpensa non ci sarà una zona di protezione speciale per gli uccelli come chiesto da varie associazioni locali e ambientaliste. Lo ha deciso la giunta di Regione Lombardia con una delibera apposita. L'area, secondo quanto riferito da Gianluca Comazzi, assessore al territorio, sarebbe già "zona protetta" perché compresa nei confini del Parco del Ticino. "Gli habitat presenti risultano già tutelati in altri siti", ha aggiunto l'assessore, "e, come già rilevato dal Ministero dell'Ambiente nel 2016, non è emersa la necessità di istituire nuovi siti".

Approfondimento: il masterplan di Malpensa e la brughiera

Tuttavia la Regione ha dato mandato all'osservatorio regionale per la biodiversità di proseguire il monitoraggio dell'area, anche con il coinvolgimento del Parco della Valle del Ticino. "Inoltre apriremo un tavolo di lavoro col parco per individuare ulteriori misure di tutela e conservazione delle emergenze naturalistiche presenti", rassicura Comazzi.

Una parte dell'area interessata dalla proposta di salvaguardia è inclusa nel masterplan sull'ampliamento dell'aeroporto di Malpensa entro il 2035. Da questo punto di vista la giunta regionale ha definito il masterplan di Malpensa come "opera di interesse strategico per il Paese", in quanto scalo di "rilevanza intercontinentale", superando quindi i "caratteri naturalistici presenti nell'area".

Il 2023 è stato un anno piuttosto 'caldo' per la brughiera di 44 ettari a sud dell'aeroporto. Dapprima il Ministero dell'Ambiente aveva dato il via libera all'ampliamento dello scalo varesino alla condizione che si salvasse la brughiera. Ma, con un emendamento al decreto Aria di ottobre, i partiti della maggioranza di centrodestra avevano sostanzialmente 'ribaltato' il parere del Ministero, stabilendo di riconsiderare il progetto eventualmente accordando un permesso di costruire anche nella zona della brughiera.

"Ragioni ridicole"

Non ci sta Michela Palestra, capogruppo del Patto Civico in Regione Lombardia, che si definisce "incredula e delusa" per la decisione della giunta lombarda di "bocciare l'istituzione del sito di interesse comunitario nelle brughiere Malpensa-Lonate". La consigliera parla di "ragioni più che ridicole" e commenta che "chi ha preso questa decisione non ha capito nulla dell’unicità di un ecosistema di straordinaria importanza come quello delle brughiere, come ampiamente dimostrato anche dagli studi scientifici presentati nell'audizione del 6 dicembre scorso dal direttore del Parco del Ticino e da docenti universitari che hanno condotto in prima persona le ricerche".

Per Palestra la ragione sottostante potrebbe essere che il sito protetto venga considerato "un ostacolo allo sviluppo dell'aeroporto", ma a suo parere si potrebbero fare entrambe le cose. Contestato anche il tavolo di lavoro col parco: "Ci sembra un inutile strumento di procrastinazione. La tutela dell'area può già avvenire attraverso strumenti applicabili da subito", conclude Palestra, ricordando che la richiesta della protezione ambientale era arrivata non solo dalle associazioni ma anche dallo stesso Parco del Ticino.


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