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100 gatti sequestrati ad 'accumulatori seriali' a Milano in un anno

I numeri del Canile e Gattile di via Aquila. Circa la metà sono stati riaffidati

Un centinaio di gatti sono stati sequestrati nel 2021 a tre accumulatori seriali di Milano e affidati al Parco Rifugio del Comune di Milano. "Gli accumulatori seriali tengono in casa un sacco di gatti, purtroppo non sterilizzati, che si riproducono anche in casa e si arriva a numeri molto alti. I tre grandi sequestri dell'anno scorso hanno fatto alzare il numero di entrate nel gattile", spiega all'Adnkronos la responsabile dell'associazione Mondo Gatto per il gattile comunale di Milano, Simona Cavagna.

Alcuni felini sequestrati nelle case degli accumulatori - racconta la responsabile nel giorno della festa nazionale del gatto - "erano visibilmente maltrattati, perché non curati. Gli accumulatori non hanno la disponibilità economica per portarli dal veterinario, farli vaccinare e farli sterilizzare. Ne hanno talmente tanti che diventa ingestibile poter provvedere a tutto quanto. Già mi chiedo come facciano con l'alimentazione". Poi ci sono problemi di litigi tra maschi e le condizioni igieniche in cui gli animali si trovano: case stipate di oggetti e inondate dall'urina dei gatti.

"Spesso - dice Cavagna - la segnalazione arriva dai vicini, che sentendo l'odore allertano le forze dell'ordine, che intervengono e sequestrano i gatti. Noi, essendo il gattile comunale, siamo poi quelli che li ricevono". Una volta arrivati al Parco Rifugio gli animali "dopo qualche tempo rifioriscono: li sverminiamo, spulciamo e li testiamo per leucemie e aids felina. Qui poi dedichiamo molto tempo al benessere: il direttore sanitario è una dottoressa che è anche comportamentalista e ci aiuta in tutte le fasi dell'inserimento. Al gattile siamo amorevoli, ma è sempre una struttura, ma non è mai come stare in una casa", spiega la responsabile.

Difficilmente adottabili

Per questo l'obiettivo di chi lavora al gattile è quello di far sì che tutti gli animali vengano adottati. Al momento nella struttura sono presenti circa 180-190 gatti. Il numero oscilla a seconda delle stagioni e della presenza dei cuccioli, che sono più facili da far adottare. I gatti malati e quelli anziani, invece, sono difficilmente adottabili. Quelli arrivati dopo un sequestro, ancor di più, perché - spiega Cavagna - "non possiamo fare le adozioni classiche. Le persone non diventano proprietarie, ma solo custodi giudiziari e hanno paura che se i vecchi proprietari vincono al processo, i gatti gli vengano ridati indietro".

Nonostante ciò, dei cento gatti entrati quest'anno al gattile comunale dopo i tre maxi sequestri agli accumulatori, oltre la metà sono stati dati in affidamento. In alcuni casi a prenderli sono proprio i volontari e i dipendenti del gattile: "Io ho tre gatti, di cui una con un buco nel cuore, che viene da un accumulatore; un'altra è arrivata a 40 giorni con una zampa maciullata, che le abbiamo dovuto amputare e il terzo era arrivato al gattile in una condizione pietosa, ha problemi agli occhi e gli mancano delle costole", dice la responsabile. Non è la sola tra i colleghi ad aver scelto gli animali "più difficilmente collocabili. Tutti noi tendiamo a prendere i gatti che nessuno vuole". Si chiamano "adozioni del cuore" e hanno anche dei vantaggi: "Adottare questi animali ti dà un calore immenso. Sai che nessuno li prenderebbe e sarebbero destinati a morire in gattile, quindi - per quanto poco possano vivere - sai di dargli una casa e amore. Quindi nello sconforto del piacere della perdita, c'è poi il conforto di avergli dato una possibilità che non avrebbero mai avuto", racconta Cavagna.


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