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"Quanto resta della notte": rassegna sulle storie di Sicilia al Pacta per Palco Off

Prosegue con il secondo spettacolo la sesta edizione della rassegna Palco Off “Autori, attori, e storie di Sicilia” organizzata dall’Associazione La Memoria del teatro, con la direzione artistica di Francesca Vitale e la direzione organizzativa di Renato Lombardo, in calendario al Pacta Salone da dicembre 2021 ad aprile 2022.

Non è solo un monologo, non è semplice teatro di narrazione, non è un racconto quello che Salvatore Arena propone con Quanto resta della notte (una Produzione Manachuma Teatro), ma un percorso per andare oltre la notte, per immaginare un tempo dedicato all’amore. E in questo percorso il protagonista riesce a coinvolgere il pubblico a farsi accompagnare dagli spettatori. Andare oltre la notte per immaginare un tempo dedicato all’amore, per vivere la malattia come guarigione, la morte della madre come riavvicinamento di un figlio alla vita. Un atto d’amore dunque.

Il bisogno di ogni uomo di superare i drammi, le morti, le contraddizioni, di cercare una fede, una collina che sia luogo di salvezza, dove credere, dove chiedere un’assoluzione. La storia è un susseguirsi di ricordi, che risvegliano nel cuore del protagonista, Pietro, la verità nascosta. “Mi piacerebbe mangiare un gelato al limone, disse mia madre. Le tre di notte e tutto chiuso. Un figlio torna a casa dopo tanto e lui che fa? Che fa? Disse mia madre. Va di notte a cercare un gelato fatto di limone, per sua madre”. Pietro, dalla Sicilia dove lavora, richiamato da una lettera parte per tornare al nord, nel suo paese natale, dove lo attende la madre gravemente malata. La storia è un susseguirsi di ricordi, migliaia di parole collocate nell’arco quotidiano di tre giorni, una via crucis, una madre che va spegnendosi. Tre giorni che sono un breve lungo viaggio, un tempo dilatato, mentre l’attore, in scena, è immobile su una sedia, ancorato, vincolato al racconto, inchiodato, costretto in quello spazio e in quel tempo a non distogliere il corpo da ciò che gli  accade dentro, senza alcuna via di fuga. L’immobilità è essa stessa confronto estremo con la vita che si muove, attraverso un parlare con altri che altri non sono che sé stesso.

Quanto resta della notte è un urlo muto, quieto-inquieto, cosparso di lacrime e rimorso, sacrificio necessario, gesto estremo nel silenzio. È un appellarsi alla coscienza, all’ascolto degli altri per consegnarsi al perdono. È croce da portare, è fratello da cullare al centro del cuore, è madre da accompagnare all’ultimo gradino. Non vi è fuga, dunque, né spazio per la finzione.

Info, biglietti e regole

L'appuntamento è al Pacta Salone in via Ulisse Dini 7 a Milano, sabato 8 gennaio (20.45) e domenica 9 gennaio (17.30). L'abbonamento a tre spettacoli costa trenta euro. I biglietti si possono acquistare al sito del Pacta Salone. L'ingresso al teatro sarà consentito su presentazione della certificazione verde covid. A teatro è obbligatorio indossare mascherine Ffp2.


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