Politica

Europee, la mossa degli ex sindaci di Milano: Moratti candidata, Albertini no

Letizia Moratti sarà tra i capolista di Forza Italia, mentre Gabriele Albertini ha declinato l'offerta dello stesso partito

Letizia Moratti (LaPresse)

L'ex sindaco di Milano Gabriele Albertini non si candiderà alle elezioni europee del 9 giugno 2024 nella lista di Forza Italia. "Corteggiato" dal segretario Antonio Tajani e dalla sua successora a Palazzo Marino, Letizia Moratti (che invece si candiderà: lo ha annunciato sabato) ha comunicato la sua rinuncia.

"Sono sinceramente grato e onorato del merito e della stima che mi avete riconosciuto proponendomela"; ha scritto Albertini a Tajani: "e della garbata insistenza con cui, in più occasioni, avete ribadito l'offerta, e sono anche rammaricato per negarmi alle richieste di amici come voi, che stimo moltissimo". Albertini ha poi assicurato il suo "pieno sostegno nella prossima campagna elettorale" al partito e ai suoi candidati. In precedenza Albertini aveva spiegato che gli "mancavano" i soldi necessari alla campagna elettorale personale.

Moratti sarà candidata per Forza Italia

Diversa la decisione di Letizia Moratti, già sindaca di Milano e vice presidente di Regione Lombardia, che sabato 23 marzo ha annunciato la sua candidatura nella lista di Forza Italia. Certamente sarà tra i capolista della circoscrizione del nord-ovest, forse in prima posizione, oppure in seconda, se Tajani si candidasse nella stessa circoscrizione.

Sindaca di Milano dal 2006 al 2011, Moratti era stata in precedenza presidente della Rai e ministra della pubblica istruzione. All'inizio del 2021, durante la crisi del covid, è stata nominata assessora regionale al welfare (sostituendo Giulio Gallera) e vice presidente di Regione Lombardia, nella prima giunta di Attilio Fontana. Alle elezioni regionali del 2023, però, è stata candidata presidente della Regione per il Terzo Polo, abbandonando quindi il centrodestra. A settembre del 2023, infine, il ritorno in Forza Italia. 

Albertini, tra centrodestra e terzi poli

Anche il percorso politico di Gabriele Albertini è stato talvolta tortuoso. Sindaco di Milano dal 1997 al 2006, per due mandati, è stato deputato europeo per Forza Italia e per il PdL dal 2004 al 2013, anno in cui è uscito dal centrodestra per andare in quello che allora era il "terzo polo", costituito dall'Udc di Casini, da Fli di Fini e dall'Api di Rutelli. Per questa coalizione si è candidato alla presidenza di Regione Lombardia a febbraio 2013, non risultando eletto, e al Senato per Scelta Civica, la lista di Mario Monti, sempre nel "terzo polo", risultando stavolta eletto. Durante gli anni al Senato si è affiliato al Nuovo centrodestra di Alfano, ma contemporaneamente, nel 2016, ha sostenuto il suo ex city manager Parisi, ora candidato sindaco di Milano per il centrodestra.

Nel 2021 il leader della Lega Matteo Salvini ha provato a convincerlo, per mesi, a candidarsi alla carica di sindaco di Milano per il centrodestra, ma lui rigetta l'offerta pur promettendo che sosterrà la coalizione. In vista delle elezioni politiche del 2022 ha lanciato l'idea del "terzo polo liberale" in sostegno all'agenda Draghi, appellandosi in tal senso a Calenda e Renzi (che poi hanno realizzato il Terzo Polo). Nel 2023 è tornato in Forza Italia.


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