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Le opere di Claudio Onorato alla Centrale dell’acqua di Milano

Dopo le mostre degli anni scorsi dedicate alle sculture in rame di Primo Levi e ai quadri di Stefano Levi della Torre, gli ambienti ricchi di memoria industriale della Centrale dell’Acqua di Milano – Museo d’impresa di MM – tornano ad ospitare e farsi contaminare dal linguaggio dell’arte contemporanea, per continuare a riflettere sulla tutela della risorsa idrica e sulla storia e l’identità urbana. Si intitola “Città d’acqua” la mostra site-specific che dal 1° marzo 2024 (vernissage d’apertura lunedì 4 marzo ore 18,30) presenterà al pubblico milanese le opere dell’artista Claudio Onorato.

Il tema dell’acqua è da sempre parte centrale dell’opera di Onorato, parimenti alla materia carta che ne è l’elemento costitutivo. L’artista, come un abile demiurgo, disegna forsennatamente la carta, la incide e la ritaglia, lasciando che sia il vuoto ricavato da questo procedere a consentire l’emergere delle forme e della narrazione. Energia allo stato fluido a creare un flusso di immagini che entrano in contatto diretto con lo spettatore, che ibridano la rappresentazione della città con il mondo marino, la riconoscibilità delle architetture metropolitane con il pullulare della biologia pelagica, in un felice compenetrarsi tra la civiltà urbana e la mitopoiesi primordiale dell’Oceano.

Attraverso la ricchezza di dettagli quasi enigmistici ed enciclopedici e un approccio ludico e libero degli accostamenti, Claudio Onorato racconta il nostro tempo creando storie reali e parimenti fantastiche che hanno il dono di farci pensare. Nuove prospettive provenienti da un passato mitico o, forse, premonizioni dal futuro inqueto in cui siamo entrati nell’era dei cambiamenti climatici.

Per presentare la mostra lo scrittore Edgardo Franzosini ha usato queste parole evocative:
“Dalla Scienza abbiamo appreso, ormai da tempo, che il 70% della superficie della Terra è ricoperta d’acqua, includendo in questo calcolo gli oceani, le calotte polari, i laghi, i fiumi, le acque sotterranee e quelle atmosferiche. Per Claudio Onorato, forse, questa percentuale non basta, e nel suo assillo di riempire il vuoto, di gremire e stipare ogni centimetro del pianeta, ha trasformato le sue città, già affollatissime, in metropoli sottomarine. Agglomerati urbani in cui, tra edifici geometrici, palazzi, fabbriche e cattedrali, un’innumerevole umanità, anch’essa piuttosto eclettica e bizzarra, convive, in un caos serrato, assieme a piovre e pesci luna, sardine e alligatori, ippocampi e pesci volanti, madrepore e rettili marini del giurassico. Claudio ci rivela questo sorprendente universo, con l’aria di chi stia mettendo in scena, non una realtà impossibile, bensì una realtà soltanto, sino a quel momento, invisibile.
Per voi, che vi apprestate a conoscerla, possono, forse, valere le parole con cui il Capitano Nemo accoglie i propri ospiti a bordo del Nautilus, mentre la sua creatura d’acciaio viaggia nelle profondità di acque che, di lì a poco, offriranno, all’incanto e alla curiosità di chi le contempla, lo splendore dei loro tesori: «Signori, state per iniziare un viaggio nel paese delle meraviglie, e lo stupore e lo sbalordimento, da questo momento in poi, saranno probabilmente lo stato abituale del vostro spirito…”.

CLAUDIO ONORATO

Claudio Onorato è famoso per i suoi Ritagli monocromi, microcosmi di immagini incise su grandi fogli di cartoncino nero, usando un semplice cutter. Opere che, ispirandosi al quotidiano e a fatti di cronaca realmente accaduti, portano lo spettatore in un viaggio incantato che si snoda tra la favola e il gioco, entrando nel campo della politica e del sociale.

Ha esposto in numerose sedi private – Galleria Anfiteatro Arte, Milano e Padova / Galleria Cortina, Milano / Onishi Gallery, New York / Kasia Kai Art Projects Gallery, Chicago / Camden Art Gallery, Londra – e istituzionali – italiane: Palazzo della Triennale, Palazzo della Permanente, Arengario, Milano / Galleria Cavour, Padova / Palazzo Fogazzaro, Schio e estere: Barcellona / Locarno / Berlino / Londra / Parigi / Chicago / New York / Shizuoka.

All’interno di Fabbrica Orobia 15, area industriale milanese realizzata negli anni 20, e adesso nello studio in via Malaga, 4, Onorato ha creato “My Gallery”, luogo d’arte e di cultura, aperto periodicamente al pubblico.

www.claudioonorato.it

LA CENTRALE DELL’ACQUA

La Centrale dell’acqua di Piazza Diocleziano (Milano) è uno dei più antichi impianti dell’acquedotto cittadino, operativo dal 1906 fino agli anni Ottanta. MM ha curato il progetto di riqualificazione che ha trasformato la Centrale in uno spazio culturale e polifunzionale interamente dedicato all’acqua e ai temi della sostenibilità. Dalla sua inaugurazione nel 2018, la Centrale è diventata per Milano luogo di didattica, inclusione, cultura e incontro, a completo servizio della cittadinanza e in continuo dialogo con il territorio e le istituzioni.
Come Museo d’impresa di MM, la Centrale fa parte dell’Associazione Italiana Archivi e Musei d’Impresa, che riunisce oltre 100 musei e archivi di grandi, medie e piccole imprese italiane, e si impegna a diffondere innanzitutto tra le nuove generazioni la cultura dell’acqua e della tutela della risorsa idrica di fronte ad un mondo sempre più fragile a causa dei cambiamenti climatici. www.centraleacquamilano.it
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Orari di apertura
lunedì, mercoledì e venerdì
10-13 | 14-19.30
sabato e domenica
10-13 | 14-19.30
Martedì e giovedì chiuso

Per informazioni
Centrale dell’acqua di Milano
Tel. 02 84775599
cami@mmspa.eu


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